C’è un musicista carrucese dietro l’ultima hit di Bobby Solo

Bruno Conti è un’artista “atipico”, da dietro le quinte. Carrucese trasferito a Bastia, classe ’57, una vita impegnata nella musica anche se non ama i riflettori e ci tiene a specificare che «è solo un hobby, lavoro in Asl e professionalmente faccio tutt’altro…». Dietro però “Un’estate a Saint Tropez”, l’ultima hit cantata da Bobby Solo, c’è lui. La canzone, in collaborazione con il cantante riminese Gianni Drudi (particolarmente in voga negli anni ’80) è stata scelta proprio per essere interpretata da Roberto Satti, alias Bobby Solo.
Ritmi popolari, tipici della musica leggera all’italiana, che sa tanto di “caldo” estivo. In questi giorni è prossimo all’uscita il video ufficiale, ma «il coronavirus ha complicato un po’ tutto». Da anni Bruno infatti porta avanti una collaborazione lavorativa con Gianni Drudi. «Gli ho chiesto l’amicizia su Facebook, ho cominciato a mandare qualche testo e gli sono piaciuti. Una su tutte, la canzone sul papa “Francesco d’Argentina”. Così è stato anche con Bobby Solo, c’era la melodia ma mancava un testo che lo soddisfacesse. Così, tramite Drudi, mi è arrivata la musica, quella ancora in “finto inglese” e io ci ho scritto sopra».
«Scrivere è la parte che preferisco, ho anche cantato ma non amo molto il palco». Tutto cominciò negli anni ’80 con “Canta Piemonte”, poi nel momento in cui Gianni Morandi, Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri si mettevano insieme per “Si può dare di più”, nasce il trio con Giuliano Rigo e Renato Casti. Tra manifestazioni vinte e concerti, si aprono le porte di Telecupole.
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«Ora gruppi importanti di quei tempi sentono la crisi, nella musica si fa sentire il lungo periodo di stop», continua Bruno Conti, che negli anni intanto scrive e collabora per tantissimi artisti: «Stefania Cento, cantante ed ex soubrette con Paolo Limiti, Monica Cherubini, i “Genio & Pirrot"…». A far da tramite spesso l’amico di una vita Marco Chiappini, violinista e musicista a tutto tondo che nel ’92 rappresentò l’Italia al festival di Sopot, in Polonia e vinse il premio del pubblico: «Bruno è un’artista davvero umile, come cantautore è molto prolifico e sensibile, in un mondo in cui c’è estrema competizione». La canzone è più “riuscita”? Conti non ha dubbi: «”I vecchi sono ieri”, cantata da Gianni Drudi e Stefania Cento. Scritta e dedicata agli anziani, al patrimonio di una vita».