Da oggi la Liguria è “zona arancione”
Da oggi la Liguria è "zona arancione". Era già tutto previsto: la Liguria sale di categoria e passa dalla zona “gialla” a quella “arancione”. Una decisione quella del ministro Speranza che era nell’aria da giorni e che anzi in molti pensavano sarebbe stata attuata già venerdì scorso, all’entrata in vigore del nuovo Dpcm. Invece la Regione della Lanterna ha avuto cinque giorni di “adattamento”, ma da mercoledì 11 novembre e per 14 giorni (si potrà derogare il termine solo per saltare in “zona rossa”) sono a regime norme e regole più restrittive.
L’ultimo report sull’emergenza coronavirus elaborato dall’Istituto superiore di sanità e analizzato dal Comitato tecnico scientifico ha evidenziato delle criticità nella sanità ligure tali da richiedere ulteriori provvedimenti: il dato preoccupante non è quello del numero dei contagi, che risulta sostanzialmente stabile, ma quello degli ospedalizzati passato dai 1.312, di cui 76 in terapia intensiva, di giovedì 5 novembre ai 1.479, di cui 92 in terapia intensiva, di lunedì 9 novembre.
«I dati su cui c’è stato un cambiamento sono quelli sull’utilizzo dei posti letto in ospedale: posso immaginare che sia uno dei motivi per il cambio “colore”. O posso immaginare che nelle fretta di venerdì scorso qualcuno abbia deciso una classificazione diversa da oggi – ha commentato il presidente Giovanni Toti –. In ogni caso non è il momento delle polemiche. In questo momento bisogna rimboccarsi le maniche facendo anche sacrifici e bisogna cogliere il grido di dolore che arriva dai nostri ospedali e dai nostri luoghi di cura, dove i medici e gli infermieri hanno chiesto più volte misure più rigorose per rallentare gli arrivi in ospedale, che aumentano di giorno in giorno».
Per ora è escluso che la Regione possa prendere provvedimenti ulteriormente restrittivi. «Un’ipotesi che fino a qualche giorno fa si poteva sostenere per la città di Genova, particolarmente sotto pressione, ma oggi la situazione è cambiata. Al momento – ha spiegato Toti – non ci sembra che ci siano condizioni per una diversificazione su base provinciale del territorio della Liguria. Il numero di ospedalizzati e di ricoverati nelle terapie intensive sta crescendo ovunque in maniera omogenea. Il provvedimento del ministro dura due settimane, perciò è più prudente attenerci a quella ordinanza e riverificare la situazione tra un dieci-dodici giorni per valutare l’applicazione di altri provvedimenti. Altrimenti finiremmo per creare una “Babele” di provvedimenti diversi, istituiti nel giro di pochi giorni. Valuteremo in seguito la possibilità di alleggerire le restrizioni», ha concluso il governatore ligure.
Da oggi la Liguria è "zona arancione"
Limiti agli spostamenti: in qualsiasi orario del giorno o della notte, è vietato uscire dal proprio Comune e dalla propria Regione, salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità, ovviamente da indicare sul modulo di autocertificazione.
Attività commerciali: bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie rimangono chiusi h24, ad esclusione di catering e mense. Concesso il servizio di asporto (soltanto fino alle 22 e con divieto di consumare in loco o nelle vicinanze) e di consegna a domicilio. Rimangono chiuse palestre, piscine e centri sportivi, così come musei e mostre, teatri e cinema. Sospese le attività di sale scommesse, bingo e slot machine anche dai tabaccai. Chiusi anche i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (ad eccezione di negozi alimentari, di edicole, di farmacie e parafarmacie). Restano aperti i negozi, alimentari, tabacchi, farmacie, parafarmacie, parrucchieri e centri estetici.
Per le Scuole superiori è prevista in via esclusiva la didattica a distanza. La capienza sui mezzi pubblici è fissata al 50%. Lezioni in presenza per le Scuole dell’infanzia, elementari e medie.
È consentita l’attività sportiva e motoria all’aperto anche nelle aree attrezzate e parchi pubblici.