La Casa di riposo di Pianfei va verso la chiusura
La decisione è stata presa nel corso del Consiglio comunale del 21 ottobre: la Casa di riposo “Mose” continuerà a mantenere il servizio fino al 30 marzo 2021, poi dovrà chiudere i battenti: la struttura infatti ha costi tali da mantenersi con 23 rette, mentre attualmente gli ospiti sono 18. Nella decisione ha un ruolo, inevitabilmente, l’emergenza sanitaria, che ha fatto lievitare notevolmente i costi e, oltretutto, ha inibito nuovi ingressi all’interno della struttura: oltre alle restrizioni che lo impediscono, mancano possibili soggetti che siano interessati. «Ad oggi la struttura ospita 18 anziani, di cui 7 residenti in Pianfei e 11 esterni, con un’ulteriore comunicazione di richiesta allontanamento dalla struttura, prevista nel prossimo mese - ha detto il sindaco, in Consiglio -. Occorre amministrare tutto il paese, non solo la Casa di riposo, al momento non ci sono persone disponibili all’ingresso, senza contare che l’età media degli utenti supera i 90 anni».
L’assessore al bilancio, Stefano Anfossi, ha fatto il punto sui costi: «I costi della Casa di riposo, a pieno regime, sono pari a 405.000 euro, mentre gli introiti sono pari a 422.000. Considerando la presenza in struttura di 23 ospiti si riescono a pareggiare i costi, mentre con le 18 presenze attuali si può stimare una perdita di circa 88.000 euro l’anno».
Il servizio di assistenza è affidato dal 2016 alla cooperativa novarese “Nuova Assistenza”, e il contratto di gestione era in scadenza. Avrebbe dovuto partire in questo periodo il nuovo bando per riassegnarla. L'Amministrazione ha prorogato l'attuale gestione fino a marzo, mese in cui è prevista la cessazione del servizio.
«Ci troviamo costretti a chiuderla a marzo perché scade il contratto con la cooperativa –spiega ulteriormente il sindaco, Marco Turco -. Con i numeri che abbiamo oggi dovremmo mettere in struttura troppi soldi, sarebbe impossibile mantenerla a meno di un pesante ritocco alle rette. Abbiamo pensato a tutte le possibili soluzioni ma non sappiamo come fare diversamente. Teniamo anche conto del fatto che molte strutture del territorio in questo momento hanno dei posti liberi, quindi non sarà difficile per gli ospiti e le loro famiglie trovare nuove sistemazioni».
In questo momento la situazione della "Mose" è delicata anche sul fronte dell'emergenza sanitaria :«abbiamo 13 ospiti e 5 oss positive all’interno della struttura, ma ovviamente questo non ha influito sulla decisione», precisa il sindaco.
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nza è affidato dal 2016 alla cooperativa novarese “Nuova Assistenza”.