“Sacra Famiglia”: per colpa del Covid la Casa di riposo rischia centinaia di migliaia di euro
Centinaia di migliaia di euro: addirittura oltre il mezzo milione. È la botta piovuta sul tetto del “Sacra Famiglia”, a cui ora il CdA deve porre un argine dopo che il Covid ha travolto i bilanci. Per non trovarsi davanti a un buco che aprirebbe scenari che nessuno vuole neppure immaginare. Si parte da oltre 300 mila di spese extra solo per far fronte alla prima ondata. Se poi si conta che oggi la Casa di riposo di Mondovì conta poco meno di 70 posti pieni su quasi 120 letti, è facile immaginarsi l’ammanco totale: si va ben, ben oltre il mezzo milione di euro. La cifra circola anche in ambienti comunali e in quelli sindacali.
Non è uno scherzo: il caso di Pianfei dimostra che non è affatto impossibile che una Casa di riposo “dia il giro” e chiuda i battenti. Si parte da oltre 300 mila di spese extra solo per far fronte alla prima ondata. Se poi si conta che oggi la Casa di riposo di Mondovì conta poco meno di 70 posti pieni su quasi 120 letti, è facile immaginarsi l’ammanco totale: si va ben, ben oltre il mezzo milione di euro. La cifra circola anche in ambienti comunali e in quelli sindacali. Il presidente, Diego Bottero, ci risponde così: «Non possiamo anticipare nulla sul bilancio. Presto incontreremo l’Amministrazione comunale e la Provincia per discutere di questo tema». Fonti Asl confermano anche che si è cercato di capire se la struttura avrebbe potuto convertire una parte dell’edificio in “rsa Covid” per accogliere i positivi in dimissione dagli ospedali, a pagamento: ma non è possibile, troppo alto il rischio di non riuscire a tenere tutto separato e incappare in un nuovo focolaio proprio nel momento in cui la struttura resiste covid-free, col 100% di ospiti negativi al virus.
Il presidente del CdA, Diego Bottero, concede cifre complessive: «Non possiamo anticipare nulla sul bilancio in generale o programmi futuri – ci risponde – in quanto sono previsti, a conclusione dell’analisi complessiva, incontri ad hoc con l’Amministrazione comunale e la Provincia, e quindi per rispetto istituzionale è giusto attendere il confronto». Sulle spese Covid però afferma: «Quelle già quantificate fino ad oggi, riferite alla prima ondata, ammontano ad oltre 300 mila euro. È difficile però fare una stima e realistica totale delle “spese Covid” in quanto giornalmente queste aumentano progressivamente per obbligo di legge e vengono sostenute ovviamente in deficit. A tutto ciò vanno anche aggiunte le mancate rette incassate». Calcolando che si parla di almeno 40 posti vuoti, su un’emergenza lunga 7-8 mesi, il conto è presto fatto: ai 300 mila ne vanno aggiunti almeno altrettanti, se non di più. E sulla possibile accoglienza di positivi, replica: «Asl ha cercato chi fosse disponibile a diventare “Rsa Covid” per positivi: noi non eravamo nelle condizioni avendo 50 ospiti che avremmo dovuto ricollocare».
Articolo competo su L'Unione Monregalese del 18 novembre 2020. Sei abbonato on line? CLICCA QUI e leggi la news completa
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