Peveragno: la commissione “Bilancio” fa discutere

In seguito al Consiglio comunale di giovedì 19 novembre i gruppi di maggioranza e minoranza hanno proseguito il dibattito sui propri canali social. L'oggetto del contendere, in particolare, è il punto relativo alla Commissione permanente "Bilancio" di nuova costituzione. Il gruppo "SiAMO Peveragno" guidato da Adriano Renaudi ha proposto in Consiglio una modifica al regolamento, per consentire alla minoranza di fare attivamente proposte circa la redazione del bilancio. Proposta giudicata irricevibile dal gruppo "Idee insieme per Peveragno" che ha approvato il regolamento nella sua redazione originale.
L'affondo di SiAMO Peveragno
«Nella riunione dell’ultimo Consiglio, in occasione della costituzione della Commissione e presentazione da parte del Sindaco del relativo regolamento, accertato che questo non prevedeva assolutamente l’aspetto propositivo, la minoranza ha richiesto di inserire nel documento tale possibilità. La risposta del Sindaco è stata una tassativa opposizione.
La nostra richiesta scaturiva da una proposta di collaborazione in una materia così delicata come quella del bilancio, collaborazione oltretutto proveniente da una minoranza che al suo interno e nella lista di supporto ha professionalità non indifferenti ed esperienze amministrative rilevanti e che, non dimentichiamolo, rappresenta il 48 % di coloro che hanno votato». Il gruppo di minoranza lamenta che l'istituzione della Commissione appaia sostanzialmente come una "benevola concessione" strutturata però perché effettivamente non sia possibile interferire con le scelte e le decisioni del gruppo di Paolo Renaudi.
«Verrebbero alla mente parole come autoritarismo, mancanza di democrazia, scarso rispetto, ma forse, più semplicemente, non sarà che il trincerarsi dietro arzigogoli burocratici per impedire ad altri di fare anche semplici proposte nasconda un’insana e ingiustificata paura delle opinioni e delle idee altrui?»
La risposta di "Idee insieme per Peveragno"
Non si è fatta attendere la risposta del gruppo di maggioranza:
«Ci siamo ripromessi di non cadere nelle provocazioni, ma in certe occasioni una risposta ci vuole, specie quando le accuse sono palesemente pretestuose e le dichiarazioni non corrispondono al vero, e a non rispondere si potrebbe rischiare di avallare certe affermazioni». «Il regolamento di istituzione della commissione è stato predisposto senza ricevere nessuna collaborazione della minoranza. Già, perché uno poteva aspettarsi (visto che è una loro richiesta) almeno un qualche tentativo o proposta della minoranza per dare una mano. E invece…. Una telefonata? Un messaggio? Una mail? Una richiesta di colloquio? Nulla. Ed hanno avuto un mese di tempo scrive P. Renaudi - Quindi: l’opposizione ha chiesto, non ha collaborato, non si è fatta avanti, e la maggioranza ha fatto il suo». Entrando nel merito della proposta, il sindaco rileva come formalmente la proposta della minoranza la porrebbe sostanzialmente sullo stesso piano della maggioranza, riconoscendole una parte attiva nella scrittura del bilancio. «Senza volere ammettere che la possibilità di fare proposte sul bilancio è già prevista: all’articolo 2 è scritto che «La Commissione, su espresso incarico del Consiglio o del Sindaco, può provvedere ad effettuare elaborazioni di proposte in ordine a taluni argomenti o questioni». Quindi la Commissione ha tutte le possibilità di fare proposte, così come nessuno vieta al gruppo di minoranza di fare delle proposte. Semplicemente esistono delle regole per fare queste proposte, per evitare che anche la Commissione Bilancio diventi un palcoscenico su cui fare gazzarra a beneficio di telecamera o di social, e senza nessun effetto di reale utilità per l’andamento della gestione del Comune (e quindi della comunità peveragnese)».
«Il Sindaco durante il Consiglio a nome di tutto il gruppo di maggioranza ha fatto una proposta - scrive ancora il primo cittadino -: sospendere l’approvazione del testo, rivederlo insieme e poi portarlo ad un prossimo Consiglio. Se non è collaboratività questa... Ma la risposta è stata rifiutata, confermando l’ipotesi che si trattasse solo di una recita senza costrutto».
«Infine una considerazione: pochi minuti prima la minoranza non aveva votato a favore di una variazione di bilancio lamentando di avere avuto solo pochi giorni per esaminare la proposta, e quindi obiettando che non avendo potuto studiarsela bene non la votavano. Ma pochi minuti dopo, la richiesta della minoranza di votare una modifica a un testo (fatta sul momento) doveva essere votata, e subito, pena appunto essere definiti “ottusi”. Due pesi e due misure? Ognuno si faccia la sua idea» conclude il sindaco.
Peveragno scintille in Consiglio tra Maggioranza e Minoranza
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