Garessio: anche il ponte sulla provinciale 582 verrà abbattuto
Ponte “Gen. Odasso” e ponte sulla provinciale 582: delle due infrastrutture, a seguito dell’alluvione di inizio ottobre, si è parlato e scritto molto. Il ponte “Odasso”, oggi sostituito dalla passerella pedonale provvisoria in attesa del nuovo e definitivo collegamento, aveva contribuito, ancora una volta, all’esondazione del Tanaro nel cuore del borgo Ponte; così come quello sulla provinciale 582, vicino allo stabilimento “Huvepharma”, ancora una volta allagato e riempito di fango. Mentre, sul primo, la soluzione da subito individuata ha portato al celere smantellamento, sul secondo si parlava di due possibili soluzioni: la realizzazione di una quarta arcata, oppure l’abbattimento e la ricostruzione a un’unica arcata. Soluzione, quest’ultima, su cui, nel corso della riunione convocata poco prima delle festività natalizie tra Comune, Provincia, Regione e Anas, è giunto l’ok. Dunque, anche il ponte sulla provinciale 582 verrà abbattuto. «La decisione è stata presa sulla base di precise considerazioni – spiega il sindaco Ferruccio Fazio –. L’amministrazione comunale ha commissionato uno studio sul fiume Tanaro, in Garessio, che ha evidenziato la necessità di porre rimedio a numerose criticità afferenti anche al ponte sulla provinciale 582. Le conclusioni di questo studio, che ha posto in luce l’effetto di limitazione della portata indotto dal ponte sulla sp 582 che ha comportato anche un grande accumulo di materiale legnoso sia sull’impalcato che a monte, con ulteriore riduzione della capacità di deflusso, indicano che la realizzazione della quarta arcata non sarebbe ottimale: il ponte va demolito e ricostruito a un’unica arcata. Nel corso della recente riunione con Provincia, Regione e Anas ho ribadito, inoltre, l’urgenza dell’abbattimento: non possiamo più aspettare; lo stabilimento “Huvepharma” va messo al riparo da future piene». E ancora: «I lavori dovrebbero prendere il via entro fine gennaio». Al momento il ponte è inagibile: «Stanno proseguendo gli interventi per lo smantellamento e il trasferimento delle linee di servizio esistenti sul manufatto. Per quanto riguarda la linea elettrica, le linee telefoniche e di acquedotto, le aziende competenti hanno già provveduto e ringrazio per la tempestività. Prosegue invece, a rilento, il trasferimento del gas: colgo l’occasione per sollecitare la celere conclusione».