Il Cts dà il via libera allo sci dal 15 febbraio
Si è conclusa la riunione del Comitato Tecnico Scientifico attesa per oggi: tra le conclusioni di questa riunione c'è anche la notizia del via libera allo sci a partire dal 15 febbraio, ma solo nelle Regioni che si trovino in zona gialla. Dunque la chiusura permarrebbe solo nelle Regioni con livello di pericolo arancione o rosso. Va comunque precisato che questo è un parere "Tecnico" dato dal Cts, anche in relazione all'approvazione definitiva delle linee guida approntate dalla Conferenza delle Regioni in merito. La decisione effettiva spetta al Governo, e sarà presa unicamente in relazione all'andamento dei numeri (a questo punto in relazione al "colore" in cui si troveranno le Regioni alla data del 15)
In mattinata faccia a faccia tra Cirio e i vertici dell'Arpiet
È stata una giornata importante per la montagna anche a livello regionale: in mattinata infatti si è tenuto l'incontro tra i vertici Arpiet e Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, per cominciare a definire le modalità con cui saranno erogate le risorse stanziate dal Bonus Montagna per gli impiantisti e gli operatori del mondo della neve. Al primo incontro di questa mattina dovrebbe seguire un altro incontro la prossima settimana.
«Abbiamo voluto fare questo incontro come Arpiet perché abbiamo necessità di capire cosa intende fare la Regione con la parte di ristori che ha intenzione di utilizzare con noi - spiega Massimo Rulfi, vicepresidente Arpiet - Non si sono ancora prese decisioni, ma abbiamo iniziato ad affrontare il tema nel concreto, ricevendo i primi ragguagli dalla Regione, che ha confermato gli impegni presi con noi». Il dialogo proseguirà ulteriormente nei prossimi giorni: «La prossima settimana ci sarà un nuovo incontro - prosegue Rulfi - per capire come procedere con le risorse messe a disposizione. Le strategie sono allo studio». Inizialmente, con l'approvazione del Bonus Montagna da parte del Consiglio Regionale, si era manifestata l'intenzione, da parte della Regione, di attendere le decisioni del Governo centrale, per capire come integrare le risorse regionali a quelle nazionali e ottenere la massima efficacia. Questa strategia però, data la situazione politica complessiva, sembra superata. «È difficile aspettarsi musure dal Governo a breve tempo, data la situazione - spiega Rulfi - la situazone delle stazioni sciistiche è grave, attualmente. Stiamo parlando di una stagione a quantificabile con una sola cifra: lo zero, se non proprio il segno meno. Noi abbiamo espresso alla Regione che la nostra opinione sarebbe agire al più presto con le risorse che ci sono»
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