Oggi la lettura dei tarocchi ha perso molta della propria magia; la si può fare online, una parola in un motore di ricerca e si possono trovare siti che offrono anche prove gratuite (previa, ovviamente, la cessione dei propri dati personali). Ma in un mondo più lontano questo “gioco” rappresenta un legame quanto mai forte e radicato con l'esoterismo ed un po' tutte le correnti iniziatiche, dalla cabala ebraica alle società segrete di cui una quella della massoneria fu senza dubbio la più influente. Un mondo quanto mai sfuggente di cui De Gregori a metà degli anni '80 si serve non a caso per raccontare il Paese in quello che risulterà essere uno dei lavori più politici della sua ricca produzione discografica. Nell'album il cantautore tratta il rapporto dell'uomo con il potere, non sotto una lente lirica ed edulcorata, ma al contrario con una visione quasi materica, reale e diretta. Si trovano i giovani rampanti degli anni '80 nei Cowboys (poi ripresi ne La Ballata dell'Uomo Ragno qualche anno più tardi), si racconta il perbenismo che ha accompagnato la morte di Tenco (Ciao Ciao), si dialoga con Pasolini (A Pà) e con buona parte della sua filosofia, o si torna sui naufraghi del Titanic in Tutti Salvi.
Ma subito dopo l'attacco già bello forte de La Storia si percepisce che l'autore voglia tracciare un solco su quello che sarà il pensiero che lo accompagnerà per tutto il disco e ci racconta così la tragedia sociale del terrorismo con la title-track Scacchi e Tarocchi. I tarocchi diventano qui un modo per raccontare quel tavolo da gioco, in genere verde, su cui si muovono gli uomini, siano essi pedine o arcani, siano essi terroristi o uomini dello stato che ai primi si sono opposti: le pedine stanno sul campo, ma non giocano, al limite vengono mosse, da strateghi o sotto l'influenza di poteri che vogliono rendere la realtà e la verità, opaca, chiusa a letture sgradite, anche ricorrendo a pratiche eversive. Rispetto ad altri testi De Gregori, creando un ossimoro col tema trattato, riduce all'osso le sue metafore ed al contrario descrive nel dettaglio i due schieramenti, due mondi che tuttavia perdono consistenza nell'aura di ciò che non è spiegabile. Il mondo dei tarocchi diventa così il racconto di ciò che è impalpabile, ma che può influenzare, quanto la razionalità di una strategia eversiva, la Storia del nostro paese, nella inarrestabile, ma quanto mai dispendiosa, affannosa e vana ricerca dell'arcano che tutto muove, il gran maestro che tiene le fila architetta e controlla.
Tarocchi/L’imprevedibilità del matto.