Covid Piemonte, report settimanale. Individuata in regione la variante brasiliana.
Dopo il triste dato di martedì scorso - la soglia dei 10 mila deceduti in Piemonte -, il bollettino dell'Unità di crisi della Regione di oggi, domenica 28 marzo, chiude una settimana in cui l'andamento della curva è finalmente cambiato. Rispetto a domenica scorsa, 21 marzo, sono scesi sia il tasso di positività medio rispetto al numero di tamponi (passato da 9.23% a 8.78%), sia l'andamento medio dei nuovi contagi quotidiani (passato da 2.205 a 2.100), facendo così abbassare il rapporto tra casi settimanali e abitanti (fra i 330 e i 340 casi ogni 100 mila abitanti).
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato "soli" 1.543 nuovi casi. I ricoverati in terapia intensiva sono 369 (+9 rispetto a ieri), i ricoverati non in terapia intensiva sono 3.776 (+9 rispetto a ieri). In provincia di Cuneo, negli ultimi 7 giorni, si sono registrati 2.680 nuovi contagi e 39 decessi. Oggi in Granda si contano 6.329 persone positive di cui oltre 180 a Mondovì (188 secondo l'ultimo dato della mappa regionale).
INDIVIDUATA IN PIEMONTE LA VARIANTE BRASILIANA
Dopo la variante inglese, fa la sua comparsa in Piemonte anche la variante brasiliana del coronavirus Covid-19. Il sequenziamento che ha permesso la scoperta della mutazione del virus è stato effettuato dal laboratorio dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) di Candiolo per conto della Regione Piemonte e nell’ambito del piano di monitoraggio delle varianti richiesto dall’Istituto Superiore di Sanità. Dall’analisi degli ultimi 150 campioni inviati dagli epidemiologi piemontesi all’Istituto di Candiolo, è emerso che nel 90,2 per cento dei casi la variante individuata è quella inglese (al 18 febbraio la percentuale era del 48,2%), mentre per la prima volta è stato rilevato anche un caso di variante brasiliana. «Prendiamo atto che le mutazioni del virus non risparmiano nessuno – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, ragione in più per procedere senza sosta con la campagna vaccinale, in modo da limitare il più possibile lo svilupparsi delle varianti. Il monitoraggio funziona e garantisce un attento e tempestivo controllo della situazione».
I NUOVI GRAFICI