Più controlli a Pasqua e Pasquetta, ecco cosa si rischia
Più controlli a Pasqua e Pasquetta, ecco cosa si rischia
«Verranno intensificati i controlli nelle aree urbane più esposte al rischio di assembramenti, nei parchi, sui litorali, sulle arterie stradali e autostradali, nelle stazioni, nei porti e negli aeroporti». Questa la nota dal Viminale in vista delle festività pasquali, al termine della riunione svoltasi ieri al Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza, che è presieduto dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese.
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Non è vietato uscire nel giorni 3-4-5 aprile, ma resta l'obbligo a non organizzare feste private, né assembramenti. Il limite consentito sono massimo due persone (anche non appartenenti allo stesso nucleo famigliare) che si spostano verso un'altra abitazione privata – all'interno dei confini regionali e una sola volta al giorno – in cui sia presente solo il nucleo abitativo lì dimorante. Queste due persone possono essere eventualmente accompagnate da minori di 14 anni (su cui esercitino la patria podestà), o disabili e non autosufficienti con loro conviventi.
Per il resto valgono le solite regole di zona rossa: non si può uscire di casa per organizzare la "merendina" nei campi, ad esempio. Lo si può fare solamente all'interno del proprio giardino, e nei limiti espressi sopra. Con le varie ordinanze approvate da Piemonte e Liguria è poi revocata nel "ponte" di Pasqua la possibilità di recarsi nella propria seconda casa fuori regione. Con una differenza in più: i piemontesi aventi diritto (cioè proprietari o affittuari della casa già prima del 14 gennaio 2021) possono spostarsi nel caso in cui l'immobile sia all'interno della regione. Per i residenti in regione Liguria è invece vietato, anche se all'interno della loro regione.
Multa da 400 euro, riducibile a 280
Ovviamente tutti gli spostamenti sono concessi in caso di necessità, lavoro e salute. La valutazione "circa la sussistenza di motivi giustificativi" resta rimessa all’Autorità competente. Cosa si rischia in caso di infrazione? Con la depenalizzazione del d.l. del 19/2020, un verbale di accertamento di "illecito amministrativo" che prevede il pagamento di una somma ridotta se effettuato entro 30 giorni dalla notifica. La riduzione è del 30%: ovvero 280 euro invece di 400 euro. Da considerare che, se il mancato rispetto delle misure avviene mediante l’utilizzo di un veicolo, le sanzioni sono aumentate fino ad un terzo.
Il cittadino che non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può fare pervenire scritti e documenti difensivi, come espressamente indicato in fondo ad ogni verbale, anche attraverso la casella di posta (per la Regione Piemonte) settore.tributi@regione.piemonte.it
Link ufficiale: Coronavirus in Piemonte: applicazione delle sanzioni amministrative