Droga e armi: arrestati due cebani, rifornivano di stupefacenti tutta la zona

Rifornivano di droga ragazzini e persone di mezza età, all’interno di una clientela piuttosto variegata, perché erano un punto di riferimento fisso nel Cebano. Da loro arrivavano in macchina da vari paesi, anche del Monregalese, lungo la dorsale della Statale 28. Hashish, cocaina, marijuana. Tutto ben classificato, confezionato in barattoli ed ordinato in base alla tipologia.
E, proprio seguendoli, i Carabinieri – nell’indagine coordinata dalla Compagnia di Mondovì del maggiore Ambrosino Tala che ha visto particolarmente impegnati i militari della Stazione di Ceva, con la collaborazione di quelli di Roburent, Mombasiglio e Bagnasco – hanno individuato e arrestato in flagranza due italiani del posto. Prima uno e poi l’altro, che portavano avanti attività “parallele” e autonome. Si trovano quindi, ora, ai domiciliari un 21enne di Lesegno e un 52enne di Ceva.
Sequestrate sostanze stupefacenti per circa 1,2 Kg: marijuana (827 g), hashish (358 g), cocaina (13 g), semi di cannabis e 4.300 euro in contanti, frutto dell’attività di spaccio. Ma non solo: nel caso del 52enne anche armi da taglio e 4 pistole (di cui due a tamburo, una ad aria compressa e una riproduzione di una semiautomatica), proiettili e cartucce senza regolare permesso. Alcune risalgono addirittura all’epoca bellica della seconda guerra mondiale, ma ancora in buono stato e funzionanti. Difficile giustificarne la presenza, anche per l’incompatibilità con l’attività lavorativa dell’uomo, che è artigiano. L’accusa è detenzione di sostanze stupefacenti, e, nel caso del più anziano, anche di detenzione abusiva di armi.
I militari hanno anche trovato la strumentazione dedita all’attività, quali bilancini e bustine per il confezionamento delle dosi, oltre i “resti” di quella che poteva essere stata, in tempi non recenti, una piantagione. Sono in corso ulteriori approfondimenti nell’ambito di un’attività, quella al contrasto dello spaccio, che anche in tempi di pandemia, non si placa. Qualcuno dei clienti è stato segnalato alla Prefettura per l’applicazione delle previste sanzioni amministrative.