Nessuna modifica per la legge sul gioco d’azzardo: la Lega fa un passo indietro

Dopo un lungo tira e molla, la vicenda in sede regionale si conclude con un "nulla di fatto": la legge su gioco d'azzardo resta com'era. La Lega infatti fa un passo indietro e sospende la proposta di modifica della legge, che aveva presentato. Restano quindi in vigore le disposizioni attuali (niente slot machine nei locali a meno di 500 metri di distanza da "luoghi sensibili" come bancomat, scuole, ospedali o stazioni).
Lega: «Solo un arrivederci, non lasceremo soli i 5mila lavoratori del settore»
L'annuncio è arrivato questo pomeriggio dal capogruppo della Lega, Alberto Preioni, che ha detto: «E' un cambio di strategia della maggioranza, che è arrivata a una conclusione comune tenendo conto sia delle esigenze sanitarie, sia di quelle economiche. Ma è solo un arrivederci, saremo in aula con una nuova proposta condivisa tra poche settimane. La Lega non lascerà soli i cinquemila lavoratori del settore. La nostra decisione è dovuta alla distorsione della democrazia che c'è stata in questa aula, perché 65 mila emendamenti ostruzionistici generati da un click, senza alcuna fatica, non sono una espressione di democrazia. Cambiamo strategia perché non possiamo lasciare i lavoratori del settore appesi al filo di un ostruzionismo becero».
Paolo Furia, segretario del Pd Piemonte, esulta: «La legge sul Gioco d'azzardo è salva!»
La legge sul gioco d’azzardo è salva. La Regione è stata costretta a ritirarsi dopo la forte e ben organizzata battaglia che il Partito Democratico e le opposizioni hanno dato in questi giorni in Consiglio Regionale, con il supporto e la mobilitazione di tanta società civile, associazioni e movimenti. Esprimo la soddisfazione della segreteria regionale del Pd e il ringraziamento nei confronti dei consiglieri regionali e della battaglia che hanno dato. Ora dovremo monitorare affinché la Giunta non cerchi scorciatoie per evitare il dibattito in aula. Ci auguriamo piuttosto che il dibattito politico della Regione torni a concentrarsi sulle priorità avvertite dai cittadini: la ripartenza delle attività economiche, la sanità territoriale e ospedaliera, le infrastrutture.
Soddisfazione anche dal gruppo M5S: «Slot machine, "Lega game over"»
La Slot machine "Lega game over" è stata portata nell'aula del Consiglio regionale dai Consiglieri M5S (il video integrale della protesta sulla pagina facebook Movimento 5 Stelle Piemonte). Un messaggio chiaro: la battaglia sull'azzardo è finita. E lo dimostra il passo indietro annunciato oggi dal Capogruppo leghista. La Lega ormai è completamente isolata. L'intera società civile ha condannato il tentativo di smantellare la buona legge regionale 9/2016 contro il gioco d'azzardo patologico. Come se non bastasse il Carroccio è stato scaricato dai suoi stessi alleati di Fratelli d'Italia e Forza Italia. In aula non ci sono i numeri, sul territorio i contrari sono ben più dei favorevoli. La realtà è evidente e sotto gli occhi di tutti: la Legge 9/2016 ha portato benefici per migliaia di cittadini piemontesi, lo raccontano tutti gli studi, a partire da quelli condotti da IRES Piemonte. Il gioco è finito e la Lega ha perso, game over. E' arrivato il momento, dopo settimane, che il Consiglio regionale si occupi delle vere priorità dei cittadini piemontesi: piano vaccinale, sostegni ai settori in difficoltà, edilizia sanitaria, trasporto pubblico locale e molto altro. Temi completamente dimenticati a causa dell'assurda operazione targata Lega di rimettere in discussione la legge, dopo averla però votata appena 5 anni fa.
Liberi Uguali Verdi: «Si scrive "sospensione", ma noi abbiamo sentito lo schianto».
«Abbiamo respinto il secondo attacco, la nostra difesa nel merito dell’ottima legge per la prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo patologico ha mandato in frantumi la proposta di legge Leone. L’azzardo della Lega non ha pagato, il Capogruppo Preioni ha mandato in tilt la sua maggioranza e la nostra legge (9/2016) è più viva che mai. In Piemonte siamo maggioranza, fatevene una ragione» – è il commento duro di Marco Grimaldi, Liberi Uguali Verdi, alla richiesta di sospensione dei lavori in Aula che salva di fatto la legge regionale 9 del 2016. «Si scrive 'sospensione' – prosegue Grimaldi, firmatario dei 60mila emendamenti, primo firmatario di oltre 20mila, che hanno allargato la crepa all’interno della maggioranza – ma lo schianto da parte della Lega l’abbiamo sentito forte e chiaro in Aula: succede così quando si lascia cadere qualcosa. Visto l’anno di pandemia avrebbero potuto votare la proroga presentata da Ruzzola, dando un altro anno di tempo alle Sale slot e Vlt per adeguarsi alla nostra legge, ma non è quello il loro scopo. La Lega, avendo promesso una 'sanatoria' e l’azzeramento delle regole, ha perso di lucidità, ormai assomiglia purtroppo ai quei giocatori compulsivi che, pur continuando a perdere, continuano a giocarsi tutto, compresa la casa. Eppure il gioco d’azzardo patologico è una malattia e, come continuiamo a spiegargli da mesi, occorre stare davvero attenti».
Movimento 5 Ottobre: «Ora il Consiglio torni a lavorare per il bene dei piemontesi»
Giorgio Bertola e Francesca Frediani, consiglieri del "Movimento 4 Ottobre" commentano: «La Lega depone le armi sull'azzardo e lo fa nel peggiore dei modi, piagnucolando e prendendosela con le opposizioni che hanno fatto solamente il proprio dovere: salvare una legge che funziona e che tutela la salute dei cittadini piemontesi. La discussione sul gioco d'azzardo patologico è stata "sospesa". Finisce quindi contro un muro di 62mila emendamenti e con la maggioranza dilaniata al suo interno, la folle corsa del partito di Salvini per smantellare la legge 9 del 2016 e per reintrodurre le slot nei pressi di aree sensibili come scuole e chiese. Tutto senza confronto in Commissione con enti e soggetti coinvolti, adducendo come pretesto la difesa dei posti di lavoro. Noi siamo pronti a lavorare per trovare soluzioni per quanti hanno espresso le loro preoccupazioni in queste settimane, attraverso mail bombing e presidi davanti al Consiglio. Ma siamo fermamente convinti che, per coloro che ogni giorno, silenziosamente, vivono nel dramma di una vita stravolta dalla ludopatia, la soluzione migliore rimanga la legge 9/2016. Il nostro impegno per preservare e potenziare questa norma, approvata all'unanimità nella scorsa legislatura, non verrà meno neppure di fronte ai futuri nuovi attacchi di questa maggioranza».