Al medico cebano Alberto Cairo, l’angelo di Kabul, il premio “Res Publica 2021”
Ai nastri di partenza la IV edizione del Premio Internazionale Res Publica. Il riconoscimento è attribuito ogni anno a singoli e associazioni che si prodigano a favore del bene comune e del senso civico. Le prime due personalità scelte dalla giuria del Premio per il prestigioso riconoscimento sono il diplomatico italiano Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, e il fisioterapista Alberto Cairo (cebano di origine), meglio conosciuto come l’Angelo di Kabul per l’impegno in difesa delle vittime delle mine antiuomo. Nei giorni drammatici del ritorno dei talebani il medico cebano della CRI a Kabul aveva dichiarato: «La CRI internazionale lavora nei paesi in guerra: siamo perfettamente coscienti della situazione: restiamo qua in Afghanistan».
Altri tre premiati saranno resi noti nei prossimi giorni dall’associazione “Buon Governo e Senso Civico”, nata a Mondovì per iniziativa di Antonio Maria Costa, promotrice del Premio, fondata nel 2017 a Mondovì, per stimolare maggiore interesse e attenzione alla collettività, tramite l’impegno personale e professionale. Il Premio Res Publica, riconosciuto con Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica, è simboleggiato in una scultura bronzea di Riccardo Cordero. La consegna dei premi è in programma nel pomeriggio di sabato 30 ottobre presso la Sala Ghislieri a Mondovì Piazza, in provincia di Cuneo. L’evento è preceduto da una tavola rotonda sul tema “Dall’io al noi - come il cuore dei giovani può migliorare il mondo”. La presenza di persona è assicurata a un numero limitato di partecipanti, previa prenotazione con la segreteria del Premio (segreteria@premiorespublica.it). L’evento sarà trasmesso in rete e successivamente visualizzabile sul sito www.premiorespublica.it.
Cittadino onorario dell'Afghanistan dal 2019, ha assistito e curato migliaia di persone ferite nei conflitti, dalle bombe: da oltre 30 anni la sua vita è dedicata a quelle zone del mondo. Fisioterapista, dal 1989 è delegato del Comitato Internazionale della Croce Rossa nel paese asiatico.
Grazie alle sue protesi, migliaia di bambini e adulti mutilati dalle bombe hanno potuto tornare a camminare. A consegnargli la cittadinanza onoraria, due anni fa, era stato l'ormai ex presidente afghano Ashraf Ghani, che ieri ha lasciato il Paese.