Transizione alla mobilità elettrica: progetti internazionali e dati aggiornati
La mobilità elettrica rappresenta un tassello decisivo nel puzzle della transizione energetica. Un puzzle complesso, che richiede un impegno fuori dal comune, soprattutto da parte dell’Italia, che deve ancora recuperare terreno nei confronti di altri Paesi europei. Ci sono delle scadenze da rispettare, imposte dall’UE, e una serie di iniziative a livello internazionale che meritano di essere approfondite.
Progetti e iniziative internazionali per la mobilità elettrica
Uno dei maggiori obiettivi, a livello internazionale, è portare il trasporto pubblico a zero emissioni. Vuol dire utilizzare autobus e altri mezzi totalmente elettrici, in modo tale da abbattere del tutto la produzione di CO2 e la sua diffusione nell’atmosfera.
Attualmente sono 12 le città che si stanno attrezzando in tal senso, e queste ultime si trovano in Cina, in India, in Francia, in Norvegia, in Olanda e nel Regno Unito.
Quali sono gli altri progetti più interessanti in chiave transizione energetica, a livello internazionale? Non potremmo non citare gli investimenti sulle batterie di nuova generazione, capaci di aumentare la percorrenza delle automobili elettriche. Anche l’Italia sta investendo molto in questo progetto, con un occhio di riguardo nei confronti (ancora una volta) della mobilità verde pubblica. Entro i prossimi 3 anni, infatti, ci si auspica di vedere dei notevoli passi in avanti in questo settore, con netti miglioramenti anche per quanto concerne quegli investimenti mirati ad aumentare la dotazione di colonnine di ricarica in tutte le città.
L’evoluzione della smart mobility home
Quello delle colonnine è un problema particolarmente attuale, soprattutto in Italia, dove la loro carenza frena la diffusione delle auto elettriche. Stando a quanto rivelano i dati, infatti, sul territorio italiano sono circa 21.500 le aree di ricarica elettrica presenti presenti, sia pubbliche che private. È un numero che testimonia una crescita importante nell’ultimo anno (34%), ma che ancora non basta per poter soddisfare le esigenze dell’immediato futuro. Inoltre, la loro diffusione a livello nazionale è ancora molto difforme, dato che in certe regioni se ne trovano ancora pochissime.
Di contro, in parallelo, si va sviluppando la smart mobility home, e nel processo di transizione elettrica, quest’ultima sembra essere uno dei pilastri più importanti. Tra le sue ultime evoluzioni, ad esempio, vi è la possibilità di effettuare la ricarica della propria auto elettrica anche a casa, come spiegano alcune guide disponibili sul web. Così, in modo pratico e veloce, si potrà sfruttare l’enorme potenziale di queste vetture ecologiche. Infine, è bene precisare che se si parla di e-mobility, alcune regioni dimostrano di essere particolarmente all’avanguardia: una recente classifica vede la Lombardia e il Piemonte in prima posizione, insieme ad altre regioni come il Lazio, la Toscana, il Trentino Alto Adige e il Veneto.
Transizione alla mobilità elettrica: progetti internazionali e dati aggiornati
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