
«L'ispirazione? La fantascienza. Ho pensato a un orologio "millenario" e... troverete qualche rimando a "Incontri ravvicinati del terzo tipo"». Così lo spiega Alessandro Marrazzo, il lighting designer che ieri sera ha lasciato Cuneo senza fiato e con gli occhi sbarrati appena sono partite le video-proiezioni in via Roma. E che stasera sarà a Mondovì a fare il bis.
Dalle 19, la Torre del Belvedere apparirà così:
L’inaugurazione è questa sera, sabato 23 ottobre alle ore 19 e l’installazione sarà fruibile liberamente, dal giovedì alla domenica, dalle 19 alle 22,30.
Marrazzo è regista, scenografo, show designer, lighting designer, sceneggiatore e autore televisivo. È una delle grandi eccellenze nazionali: ha portato il genio creativo italiano nel mondo ideando film, musical, grandi recital comici, opere liriche e pièces teatrali di notevole spessore e rinomanza.
Ha lavorato per mesi a 10 installazioni a base di luci, proiettori e laser, che da oggi incanteranno la Granda: sei a Cuneo, una a Mondovì, due ad Alba e una a Bra. È "Cuneo Provincia Futura", un progetto finanziato dalla Fondazione CRC. Spettacolare: grazie ai giochi di luce prendono vita scenari fantastici, futuristici, incredibile. A Cuneo, un tratto di via Roma appare invaso da un'inondazione di acqua e fango che sommerge auto e persone, instillando in chi assiste a riflettere su cosa sono davvero i cambiamenti climatici. Poco dopo, un simpatico robottino salta e danza fra i palazzi, facendo l'equilibrista sui fili della luce e giocando a nascondino fra le finestre
A Mondovì, il sito scelto è la Torre del Belvedere: «Un monumento storico che abbiamo scelto perché si trova in un contesto lontano dal traffico - spiega Marrazzo -, in cui passeggiare e fermarsi a osservare. Da qui la riflessione sul tema del tempo: del resto, la torre ospita un orologio. Allora abbiamo lavorato su un'installazione che mostrasse gli ingranaggi di un orologio "millenario", che non segna i minuti ma i secoli. Attorno alla Torre vedrete figure che appaiono, come angeli. Mi sono ispirato alla fantascienza, come "Incontri ravvicinati del terzo tipo"».
Ezio Raviola, vicepresidente della Fondazione CRC: «Abbiamo iniziato a lavorare a Cuneo Provincia Futura in uno dei momenti più difficili degli ultimi anni: volevamo promuovere una manifestazione capace di far riflettere sui grandi cambiamenti in corso e, insieme, far rivivere alle persone l’emozione di partecipare a un evento dal vivo, pur con le necessarie attenzioni dettate dall’emergenza sanitaria. Con Cuneo Provincia Futura realizziamo non solo un evento, ma un vero e proprio progetto di valorizzazione territoriale, che per la prima volta porta a Cuneo, Alba, Bra e Mondovì una mostra a cielo aperto, in collaborazione con amministrazioni locali, enti e imprese del territorio che hanno creduto in questo progetto».