Da Carrù all’Università del Vermont, Antonello Borra premiato come “Carrucese nel mondo”
«Non c'è il rischio che io dimentichi le mie radici. Sono un carrucese, nato e cresciuto qui: viaggiare, entrare a contatto con mondi diversi è ciò che ci permette di sapere davvero chi siamo. E a voi ragazzi dico: imparate, imparate e imparate. Non c'è cosa più bella». Parla così Antonello Borra, docente universitario presso la Uvm University, nel Vermont (Stati Uniti), subito dopo essere stato premiato, questa mattina, al cinema-teatro "Fratelli Vacchetti" di Carrù, come "Carrucese nel mondo". Visibilmente commosso e felice, ha ricevuto il riconoscimento "a tradimento", per così dire, vista la decisione condivisa dall'Amministrazione carrucese di svelare, anche al diretto interessato, solo all'ultimo la sorpresa. La cornice propizia è stata la presentazione davanti ad alcune classi delle Medie dell'Istituto Comprensivo "Oderda Perotti" di Carrù del progetto "Fab Lab", promosso da Confartigianato e applicato al Bue grasso per realizzare, tramite innovative stampanti 3d, la nuova "mascotte" della Fiera. Il prof. Borra è stato invitato come relatore in modo da raccontare la sua esperienza di vita ai ragazzi.
Dal Piemonte ... al Vermont
«Sono due parole che già etimologicamente si assomigliano molto, contengono tutte e due nel nome i "monti"», ha esordito Antonello, presentando i bellissimi paesaggi di Burlington, la città in cui risiede con la moglie Adriana (tedesca). «Il mio datore di lavoro è l'Università dei Vermont, ovvero dei "monti verdi"». Dagli studi in ragioneria a Mondovì («ero bravo con l'inglese e il francese per merito delle mie insegnanti, meno in matematica»), alla laurea a Torino proprio in lingue. «Tendo a fare le cose al contrario: in Italia ho imparato l'inglese e lo spagnolo, poi dopo il servizio militare sono andato negli Stati Uniti, dove invece mi sono messo a studiare la letteratura italiana». Poeta e insegnante, il "prof carrucese" ha iniziato la sua carriera universitaria in Massachusetts, proseguendo nella Brown University, per un breve periodo a Bologna, poi Georgia, New York e infine (dal 2001) in Vermont.
Così il sindaco Nicola Schellino: «Questa è stata la prima Fiera del Bue grasso "internazionale", un riconoscimento importante che però non deve stravolgere le nostre tradizioni e origini. È il messaggio che abbiamo voluto ribadire con la costituzione di questo premio, Antonello (figlio di Nando Borra, ex amministratore e preziosa memoria storica del paese) incarna i valori di internazionalità, senza aver mai perso il senso di appertenenza verso le sue "radici"».