“Green pass”, eventi e mascherine: cosa prevede il “decreto festività”. Il Piemonte ancora in zona bianca?
Il Consiglio dei ministri di oggi, giovedì 23 dicembre, ha approvato all'unanimità il decreto legge con le nuove norme per arginare il contagio da Covid nelle festività dopo l'arrivo della variante Omicron. Tra le maggiori novità il divieto di eventi all'aperto fino al 31 gennaio, durata ridotta a 6 mesi del Green Pass e l'obbligo in tutta Italia delle mascherine all'aperto e dell'uso delle mascherine Ffp2 ad eventi, spettacoli e sui mezzi di trasporto. Discoteche chiuse fino al 31 gennaio e "green pass rafforzato" per la ristorazione al chiuso al banco.
LOTTA A OMICRON – La variante Omicron «ha dei tempi di incubazione e raddoppio del numero dei soggetti infettati molto superiore a quelle precedenti. Secondo alcuni studi avrebbe una contagiosità di 5 volte superiore alla Delta – ha sottolineato in conferenza stampa il coordinatore del Cts Franco Locatelli. – Abbiamo gli strumenti, i vaccini, sia le evidenze che ci indicano in maniera molto chiara che i vaccini ci proteggono dalla possibilità di sviluppare la malattia in maniera grave. La dose booster incrementa l'efficacia vaccinale al 93% per la malattia grave e al 75% dal rischio di contagiarsi. Serve essere prudenti e associare ai comportamenti una copertura immunitaria adeguata».
GREEN PASS E TERZA DOSE – Si aspetta il via libera dell'AIFA per ridurre a 4 mesi il periodo minimo per la somministrazione del richiamo e della terza dose. Dal 1º febbraio, invece, il green pass sarà valido 6 mesi dall’ultima somministrazione del vaccino (fino ad oggi era a 9 mesi)."Gress pass" rafforzato anche per musei, mostre, parchi tematici e divertimento, centri ricreativi, sale giochi e scommesse.
CONSUMAZIONI AL BANCO – Fino al 31 gennaio ristorazione consentita al chiuso al banco soltanto chi ha il green pass “rafforzato” che viene rilasciato a chi è guarito o vaccinato. È vietato il consumo di cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri e per eventi sportivi.
MASCHERINE – Arriva l’obbligo di tenere la mascherina all’aperto, anche in zona bianca. Per l’accesso a cinema, teatri, musei, eventi sportivi al chiuso, stadi e sui mezzi di trasporto (treni, aerei, navi, bus e metropolitane) sarà obbligatorio indossare la mascherina Ffp2 e non solo la “semplice” chirurgica.
DIVIETO FESTE ALL’APERTO E DISCOTECHE CHIUSE FINO AL 31 GENNAIO – Fino al 31 gennaio vietati gli eventi e le feste che implichino assembramenti all’aperto. Dal 30 dicembre sospesa, fino al 31 gennaio, anche l'attività di discoteche e sale ballo.
VISITE NELLE RSA – Dal 28 dicembre al 31 gennaio i visitatori delle strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice dovranno avere il green pass “rafforzato” (solo guariti e vaccinati), ma con terza dose. Altrimenti si dovrà esibire un tampone negativo.
ARRIVI DALL’ESTERO – Resta in vigore la regola del tampone obbligatorio per chi arriva dall’estero anche se è vaccinato. È prevista l’effettuazione di tamponi a campione al momento dell’ingresso in Italia dall’estero.
SCREENING NELLE SCUOLE – Niente slittamento della ripresa delle lezioni scolastiche dope le festività, ma lo Stato supporterà regioni e province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test per la ricerca di SARS-CoV-2 e di quelle correlate di analisi e di refertazione attraverso i laboratori militari della rete di diagnostica molecolare dislocati sul territorio nazionale. Il decreto autorizza la spesa complessiva di 9 milioni di euro.
IL PIEMONTE POTREBBE RESTARE IN ZONA BIANCA – Il Piemonte supera la soglia di allerta del 10% il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva (10,7%), mentre resta al di poco della soglia di allerta del 15% quello dei posti letto ordinari (14.9%). «Un dato quest’ultimo che potrebbe mantenere la nostra regione in zona bianca anche per la prossima settimana. Ma dato che i nostri numeri sfiorano la soglia che fa scattare la zona gialla, lo abbiamo segnalato al ministro Speranza che domani assumerà la decisione finale – spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi –. Sono dati che dimostrano che la nostra situazione è meno allarmante di altre regioni, ma questo non deve in alcun modo far calare l’attenzione, al contrario deve renderla ancora più alta da parte di tutti, soprattutto in questi giorni di festa e di incontro».
Nella settimana 13-19 dicembre in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale. L’incidenza è di 439,90 casi ogni 100 mila abitanti. Per quando riguarda la variante Omicron, sono in fase di verifica sul territorio piemontese altri 10 casi, oltre ai 4 già confermati e comunicati finora.