Obbligo di vaccino per gli over 50, nuove regole per “green pass” e scuola: il decreto del Governo
L’atteso Consiglio dei ministri di mercoledì 5 gennaio è intervenuto nuovamente per varare altre misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19: focus puntato sui luoghi di lavoro e sulla scuola. «Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite –, ha detto il premier Mario Draghi aprendo il Cdm –.I provvedimenti di oggi vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche».
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OBBLIGO VACCINALE - Dopo una lunga discussione e il confronto tra le forze di maggioranza il Governo ha dato il via libera all'unanimità al nuovo decreto legge Covid che introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass Rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo (misura che vale sia per il settore privato che pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo). Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico. Il decreto si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, e prevede eccezioni per casi di «accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore».
GREEN PASS - Dopo aver ipotizzato una stretta ancora più severa, l’uso del “green pass ordinario” (anche con tampone) è esteso; a coloro che accedono ai servizi alla persona (estetisti, parrucchieri) e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali. «Fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona». Nessun obbligo, invece, per lavoratori e clienti dei negozi di alimentari e farmacie.
SCUOLA - Confermata la riapertura delle scuole regolare il 10 gennaio, al termine delle vacanze scolastiche. Cambia il sistema delle sospensioni a seconda delle fasce d’età:
- Per la scuola dell’Infanzia (da 0 a 6 anni): già in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni.
- Per la scuola primaria (Elementare): con un caso di positività si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività, test che sarà ripetuto dopo cinque giorni. In presenza di due o più positivi è la classe passa in la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni.
- Scuole secondarie di primo e secondo grado (Scuola media e superiori): fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe. Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.
Intanto è arrivato pure il via libera alla terza dose per i 12-15enni.