«Bene il green pass dai parrucchieri, ma tolleranza zero con gli abusivi»
Dalla prossima settimana sarà necessario esibire il Green pass per accedere ai saloni di acconciatura e di estetica. L’evoluzione della pandemia e la rapida diffusione della variante Omicron ha indotto di recente il Governo ad attuare provvedimenti più stringenti per evitare la diffusione incontrollata del Covid-19, che potrebbe mettere fortemente a rischio molte attività economiche, tra cui quelle del comparto “Servizi alla persona”. La nuova regola è stata accolta con favore dalla categoria, la quale però invita ad una maggiore tutela della sicurezza sanitaria anche in un altro ambito, quello dell’abusivismo professionale.
Un fenomeno che ha radici lontane e che sta trovando terreno fertile proprio nel lockdown e nelle limitazioni normative.
«Siamo fermamente convinti – dichiara Davide Sciandra rappresentante provinciale degli acconciatori di Confartigianato Imprese Cuneo – della necessità di adottare comportamenti corretti da parte del nostro settore per garantire la sicurezza sanitaria sia alla clientela che ai nostri operatori, quindi ben venga la regola del Green pass anche nei nostri saloni. Dobbiamo però puntare i riflettori anche su un altro grave fatto che sta mettendo ad alto rischio la salute dei cittadini: l’abusivismo nella nostra professione. Un fenomeno che ha radici lontane e che sta trovando terreno fertile proprio nel lockdown e nelle limitazioni normative. Abbiamo ben in mente cosa è successo in situazioni simili solo un anno fa. La gente non rinuncia alla cura estetica del proprio corpo e, di fronte a questo tipo di restrizioni, potrebbe rivolgersi a coloro che abusivamente svolgono il loro lavoro in casa».
A partire da giovedì 20 gennaio, dunque, anche i clienti dei saloni di acconciatura, centri estetici, studi di tatuaggi e attività simili, per accedervi saranno tenuti ad esibire il green pass nella versione “base”, con vaccinazione o con tampone.
«Se è vero che usciremo da questa situazione soltanto quando i cittadini avranno adottato misure efficaci di protezione, - sottolinea ancora Sciandra - è altrettanto vero che la nostra categoria ha il dovere di trasmettere la massima garanzia di sicurezza alla clientela insieme al senso di benessere derivante dal servizio. Non deve più succedere, come è avvenuto l’anno scorso, che gli abusivi esercitino indisturbati nelle loro case favorendo la diffusione del contagio. Serve tolleranza zero e dunque chiediamo che vengano attivati maggiori controlli e sanzioni, sia su operatori che clienti, in quanto è sempre la domanda a generare l’offerta».