Autostrada Asti-Cuneo: «Il tratto Roddi-Verduno sarà pronto entro il 2022»
«Bisognerebbe anticipare di 30 anni per andare in pari con il territorio sul tema dell’autostrada Asti-Cuneo. Chiaramente impossibile, ma ciò che siamo riusciti a fare, e di cui siamo felici, è una decisa accelerazione del cronoprogramma, che abbiamo voluto condividere con i sindaci e gli amministratori del territorio. La società Autostrada Asti-Cuneo ha infatti confermato che i lavori stanno procedendo in modo spedito e che il lotto Roddi-Verduno 2.6b si concluderà entro la fine del 2022, un anno prima rispetto al cronoprogramma, mentre il lotto Verduno-Cherasco 2.6a potrà vedere dimezzati i tempi del cantiere». Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che, insieme all’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi e alla società appaltatrice, ha incontrato i sindaci del territorio interessato dai lavori per il completamento della A33, nel pomeriggio di lunedì 17 gennaio, ad Alba
«Opera strategica. Ora Roma deve garantire rapidità»
«Sarà finalmente più agevole raggiungere l’ospedale di Verduno– sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – e per farlo non sarà necessario pagare alcun pedaggio. La Regione inoltre si è impegnata al massimo per approvare rapidamente le valutazioni di impatto ambientale sul lotto 2.6a, a cui è stato dato il via libera della Giunta in meno di due mesi. È fondamentale adesso che anche da Roma venga garantita altrettanta rapidità per un’opera strategica che il territorio». Durante l’incontro sono state confermate le indicazioni dei giorni scorsi da parte di Autostrada Asti-Cuneo, che si dichiara pronta a comprimere nettamente i tempi di realizzazione. Anticipata dunque di un anno la data di fine lavori per il lotto 2.6, che comprende il tratto tra Cantina Roddi e Verduno con un tracciato in parte autostradale ed in parte con caratteristiche di strada a scorrimento veloce a due corsie per ogni senso di marcia e senza alcuna intersezione a raso, i cui lavori sono iniziati la scorsa estate. Inoltre, la società ha dichiarato il proprio impegno di chiusura anticipata dei lavori anche il lotto 2.6a, che riguarda il tratto tra Verduno e Cherasco ed è in attesa delle autorizzazioni localizzative e della valutazione di impatto ambientale da Roma per il nuovo progetto all’esterno, in sostituzione del tunnel del precedente progetto. Una volta ricevute le autorizzazioni la società appaltatrice si impegna a dimezzare i tempi contrattuali di realizzazione originariamente fissati in 30 mesi. La prossima settimana è inoltre previsto un incontro con il ministro dei trasporti Giovannini. «Ribadiremo al ministro l’importanza di procedere rapidamente con le approvazioni» ha evidenziato Gabusi.
Il sindaco di Alba: «Non dimenticate le opere complementari»
«Il territorio si aspetta anche le opere complementari – ha ricordato il sindaco di Alba, Carlo Bo –. Non se ne parla più, ma è giusto che ci siano, poiché sono fondamentali per tutto il territorio. Nello specifico Alba ha dato molto di più di quello che ha ricevuto: infatti il tratto 2.5 non sarà realizzato e si utilizzerà la nostra tangenziale che verrà adeguata in tempi speriamo brevi. Sarebbe paradossale dover pagare anche la tangenziale. Riteniamo di essere a credito perché oltre ad aver atteso per oltre 30 anni questa opera la città di Alba non può pensare di essere anche beffata».