Motori: il “Week end con le vecchie signore” si presenta ricordando il genio dei Bertone
Nel segno della Mondovì dei motori: dopo “I fratelli Ceirano – I cuneesi primi costruttori di automobili in Italia”, scritto dal compianto Raffaele Sasso, la collana “La storia siamo noi” (CEM – Cooperativa Editrice Monregalese) si arricchisce di un secondo volume. Questa volta la “penna” è del giornalista Gianni Scarpace per un ritratto su “I Bertone, carradori, carrozzieri, geniali uomini appassionati”. La prima presentazione ufficiale era in programma giovedì 30 giugno in una conferenza stampa nel cortile del Museo della stampa dove è stato possibile anche possibile ammirare il restauro della Fiat x1/9 e scoprire il programma dell’evento “Mondovì Motori - Week end con le vecchie signore 2022”. Presenti, oltre agli organizzatori, il sindaco Luca Robaldo e una folta rappresentanza dell'amministrazione comunale di Mondovì, l'ex primo cittadino Paolo Adriano, Ezio Raviola presidente della Fondazione CRC e Marie Jeanne Bertone, figlia di Nuccio, architetto e presidente della "Fondazione Nuccio Bertone".
CON LE "VECCHIE SIGNORE 2022" – La collana fa parte delle iniziative in programma per “Mondovì e motori: weekend con le vecchie signore” in programma quest’anno dal 29 al 31 luglio. Le quattro ruote torneranno in scena nel raduno organizzato dall’Associazione “La Funicolare” e da Mario Garbolino, grazie al prezioso supporto dell’imprenditore monregalese Enzo Garelli. Una kermesse che è da sempre stata apprezzata dal mondo delle auto d’epoca, dimostrazione sono i diversi riconoscimenti raggiunti grazie all’ASI (Automotoclub Storico Italiano). Uno su tutti la “Manovella d’Oro”, ambito premio vinto anche durante il 2021. «Siamo pronti anche per questa edizione, che porterà nel nostro territorio, numerose vetture dall’elevato valore storico. Come di consueto, prenderanno parte alla tre giorni dedicata alle Vecchie Signore, esemplari costruiti prima del 1940 e regolarmente iscritti al registro ASI», spiega il patron Mario Garbolino. «In chiusura un ringraziamento al club Ruote d’Epoca Riviera Dei Fiori, in quanto parte integrante di questo progetto». Attesa anche per l’evento supercar, che quest’anno richiamerà il marchio Bertone. Un evento che inizierà nella giornata di sabato, dove le Lancia Stratos partecipanti alla “Grande Passione” in memoria di Vanni Fenoglio, sfileranno nella serata in Piazza Ellero a Mondovì, dopo la presentazione di auto ed equipaggi in costume d’epoca. La domenica sarà invece dedicata ai numerosi collezionisti e appassionati che giungeranno a Mondovì con le vetture presenti a marchio torinese, raggruppandole nella cornice di Piazza Maggiore di Mondovì Piazza, per poi prendere parte ad un esclusivo evento dinamico.
CELEBRARE I MONREGALESI CHE HANNO SCRITTO LA STORIA DELL'AUTO – Negli anni a venire il raduno e altri volumi della collana saranno dedicati ad altri nomi noti del mondo dei motori: da Giorgetto Giugiaro a Luca Cordero di Montezemolo a Flavio Briatore, sino ai piloti monregalesi come Gigi Taramazzo, Giuseppe Dardanello, Guido Fossati, Pierfelice e Luca Filippi. E per rendere indelebile il ricordo di ognuno, è nata la collana “La storia siamo noi”, edita CEM con il contributo della Banca Alpi Marittime. «L’occasione di scrivere di geniali carrozzieri ed inventori delle forme che hanno fatto la storia dell’auto è una sfida ed una responsabilità», spiega Gianni Scarpace, autore del secondo volume. «Da Mondovì parte la storia dei Bertone, con Giovanni che si divide tra la campagna dove nasce e abita, muovendo i primi passi lavorando nell’officina nel quartiere Altipiano. Il figlio Nuccio trasformerà la forma artigianale in industria e la sua creatività diventa del pianeta intero». Auto prestigiose hanno preso vita alla Bertone, le iconiche Lancia Stratos e Lamborghini Miura, passando per la Lamborghini Countach e l’Alfa Romeo Montreal, fino alla sportiveggiante Fiat X1/9. Proprio quest’ultima è stata parte integrante di un progetto di restauro che è stato coordinato da Enzo Garelli, in collaborazione con gli studenti delle scuole superiori “Cigna – Baruffi – Garelli” e “CFP Cebano Monregalese” e con il prezioso apporto di due “maestri” restauratori, quali si possono definire Stefano Mirto e Marino Musso.