L’associazione “Nativitas” si presenta, dalla comunicazione alla divulgazione culturale
“Nativitas” come la Natività di Maria, a cui il Santuario di Vicoforte è dedicato, ma anche un’allusione alla rinascita: un nuovo punto di partenza per un complesso monumentale dotato di un patrimonio inestimabile di arte, storia e spiritualità. L’Associazione di promozione sociale costituitasi a giugno si è presentata alla comunità dei fedeli domenica 9 ottobre, dopo la Messa delle 18, in Basilica. Vuole essere uno strumento per favorire questa rinascita, affiancandosi a “Regina Montis Regalis” operante già da anni, per aggiungere altri ambiti a quelli coperti dai volontari. Nuovi servizi indispensabili per un polo spirituale al passo con la contemporaneità. Al termine della Messa, officiata dal rettore don Francesco Tarò, hanno preso la parola il vicario generale, don Flavio Begliatti, la presidente della nuova Associazione, Marzia Danna, e la segretaria, Stefania Trombetta, per illustrare le novità relative. «Il progetto di creare un’Associazione nasce nel 2020 – ha spiegato la presidente Danna – a seguito di un ampio dibattito tra volontari e sacerdoti, anche in vista dell’anniversario dalla nascita del Venerabile Trombetta, padre fondatore e primo diacono del nostro Santuario». Dal calendario di iniziative realizzate in quell’occasione, dedicate a riportare alla luce gli eventi (per lo più poco noti) che avevano dato origine alla devozione mariana, è partito il nuovo percorso. L’Associazione si fonda su 18 soci fondatori tra clero diocesano, religiosi e laici, provenienti dalle cinque Zone pastorali, impegnati in tre ambiti principali quali: il supporto alla liturgia; la comunicazione, attraverso un ufficio stampa e nuovi sistemi digitali; la promozione culturale e artistica, per far vivere una nuova dimensione di fede in comunione con l’arte e la storia che caratterizzano il Santuario di Vico. «Questo è il messaggio: torniamo ad unirci per qualcosa più grande di noi» la frase chiave dell’intervento della segretaria Trombetta. Nel suo intervento è poi entrata nel dettaglio circa le attività svolte dalle guide volontarie in estate (con un fitto calendario che prosegue ancora nei primi mesi autunnali) e la realizzazione della nuova identità grafica del Santuario, con il rinnovato sito web. «Si cercherà di dare un taglio ancora più professionale al lavoro delle guide, di migliorare gli aspetti dell’accoglienza, con particolare attenzione ai portatori di disabilità, di collaborare alla realizzazione di un’audioguida inclusiva, in aderenza al progetto “Un Santuario da ascoltare”. Inoltre si lavorerà alla costituzione di un nuovo locale di accoglienza dedicato anche a punto vendita, probabilmente collocato nella palazzata». «Vi dico che ho caldeggiato decisamente la nascita e la costituzione di questa Associazione - racconta il vicario, don Flavio Begliatti -. È vero che c’è da anni l’associazione Regina Montis Regalis con un gruppo di volontari che ammirevolmente svolgono servizio di accoglienza e altre funzioni all’interno del Santuario. Siamo loro riconoscenti! Ma il complesso monumentale – perché tale è - al cui centro c’è il Santuario e che è sorto nei secoli in funzione della basilica dove ci troviamo, è tutto da custodire, da curare, da valorizzare. Per cui l’associazione Nativitas si propone di avere uno sguardo che partendo dal Santuario guarda oltre il Santuario…Oltretutto, oggi, anche il volersi impegnare a fare del bene comporta l’adesione e l’adeguamento ad una normativa, anche eccessiva e farraginosa, alla quale bisogna pur sempre sottostare. Per cui, Nativitas che si configura come associazione di promozione sociale, rientra tra gli ETS. Ne paga gli oneri e ne gode anche di alcuni benefici, non trascurabili. Per muoverci maggiormente “guidati” e un po’ tutelati ci siamo affiliati alle Acli». In chiusura, il saluto del vescovo mons. Egidio Miragoli. Al termine dell’intensa giornata di visita pastorale non ha voluto rinunciare a portare il proprio incoraggiamento e la propria benedizione alla nascita della nuova realtà: «Le origini di questo Santuario possiamo addebitarle a un laico, che è riuscito poi ad aggregare tante persone che sono diventate collaborazioni, presenze… Anche questa Associazione è fatta prevalentemente di laici a cui si aggiungono sacerdoti e a cui si aggiunge la mia spinta e il mio sostegno. Solo così si può fare qualcosa di bello e di buono. La nostra realtà richiede più di tante altre collaborazione e unità e l’iniziativa che questa sera viene presentata è espressione di questo desiderio di unità e spero che ne crei tanta». La serata si è conclusa con un momento conviviale a Casa “Regina Montis Regalis”.