Quando il muro vandalizzato si trasforma in opera d’arte
Venerdì, sabato e domenica, Ceva è stata protagonista di un bellissimo evento artistico volto ad abbellire la città coinvolgendo i ragazzi delle sue Scuole. Due tra i più noti “street artist” della scena milanese, Stefania Marchetto (in arte “SteReal”) e Marco Mantovani (in arte “KayOne”), hanno ideato e concretizzato un’opera di muralismo pittorico presso il muro di via Benedetto Rovella, presso l’ex-Sferisterio. Il lavoro è stato eseguito con la collaborazione delle allieve e degli allievi del “Baruffi” e del Cfp e sarà dedicato a tutti coloro che impiegano il loro tempo ad attività di volontariato. Il muro, in passato, è stato oggetto di numerosi atti vandalici, e da tempo l’Amministrazione comunale voleva pensare a qualche progetto di rilievo. «Siamo arrivati al termine di una esperienza veramente indimenticabile – spiega l’assessore Silvia Piccardo –. Le ragazze e i ragazzi del Cfp Cebano-Monregalese e del “Baruffi”, a cui va il ringraziamento dell’Amministrazione comunale per la collaborazione, hanno potuto scoprire i segreti dei due artisti milanesi, Stefania Marchetto e Marco Mantovani, a cui è stata affidata la realizzazione del murales, e lasciare la loro impronta su quello che è un po’ il simbolo di ciò che è possibile fare per trasformare un cattivo esempio di incuria in una espressione di bellezza, nella logica della rigenerazione urbana attraverso l’arte partecipata. Lasciamo ai cittadini il giudizio estetico, ma resta in ogni caso un lavoro di tre giorni che, credo, rimarrà nel cuore di tutti i partecipanti e sicuramente nel mio».
«Per l’Amministrazione comunale, che ha fatto da tramite tra i suggerimenti ben circostanziati proposti dalle Scuole e gli artisti che li hanno accolti e sviluppati secondo il proprio stile, erano importanti sia il risultato che il percorso fatto per arrivarci – continua l’assessore –. Sono stati rappresentati il valore del rispetto dell’ambiente, con l’inserimento di fiori e, naturalmente, di funghi, i riferimenti architettonici di Ceva, simboleggiati dalla torre del Campanone, il fiume Tanaro in forma stilizzata ed il gioco della pallapugno come collegamento storico alla funzione originaria del muro stesso. Il Comune ha ritenuto importante fare una dedica speciale a tutte le espressioni del volontariato di cui Ceva beneficia, e che in questi ultimi anni hanno giocato e continuano a giocare un ruolo fondamentale nell’equilibrio dell’intera comunità. A proposito della dedica, un saluto riconoscente va al gruppo dei “Volontari civici”, che anche in questa occasione, con il loro lavoro, spesso silenzioso, hanno garantito la riuscita dell’intera operazione».
«Ringrazio l’Amministrazione comunale di Ceva per aver coinvolto i nostri studenti nell’attività di riqualificazione del muro in via Rovella – è il commento di Simona Giacosa, responsabile del Cfp di Ceva –: educare alla cittadinanza attiva significa accompagnare i giovani alla scoperta dei propri valori. Per cambiare e migliorare la società in cui viviamo serve uno sforzo da parte di tutti: promuovere e sviluppare la cittadinanza attiva e le competenze civiche nei giovani diventa essenziale, soprattutto quando si tratta di valori che ci riguardano da vicino come la solidarietà, l’uguaglianza, il futuro, l’ambiente e la sostenibilità; diventare cittadini attivi aiuta a sviluppare maggior attenzione nei confronti del prossimo e della società in cui viviamo. Ringrazio per aver ascoltato e accolto le idee proposte dagli studenti e per averli coinvolti nella realizzazione del lavoro, un grazie anche ai professionisti Marchetto e Mantovani che li hanno coadiuvati nell’attività».
«Nelle scorse settimane – spiegano dal “Baruffi” di Ceva – il Comune aveva chiesto agli studenti di elaborare idee a cui ispirarsi per la riqualificazione del muro. Attraverso l’intenso lavoro di ricerca svolto, gli studenti hanno proposto riflessioni su importanti tematiche, che spaziano dall’attenzione al territorio, tra natura e paesaggio, alla tradizione fino ad arrivare al futuro, al rispetto del principio di uguaglianza, solidarietà e partecipazione, parole oggi più che mai dal potente significato».
«Sabato ci siamo messi all’opera – raccontano gli studenti –, intenti a offrire anche il nostro contributo, insieme ad altri giovani. È stata una piacevole giornata, di condivisione, stimolante e divertente. Il nostro concetto di riqualificazione passa per la tutela e la promozione del territorio, ma guarda anche al futuro, all’uguaglianza e partecipazione. E la giornata di sabato ha avuto il significato di perfetta cornice».