
Come il nome stesso dice, i paraurti dell’auto hanno il compito di proteggere la parte anteriore e quella posteriore del veicolo da possibili urti. Questi accessori sono molto efficaci in caso di collisioni che avvengono a basse velocità, mentre nel caso di impatti che hanno luogo a velocità elevate, si rivelano il più delle volte di poca utilità. I paraurti sono in grado di assorbire la forza d’urto in virtù di un processo di deformazione, che può essere elastica o plastica. A differenza della prima, una deformazione plastica è purtroppo irreversibile.
I paraurti si distinguono in anteriori e posteriori, in quanto montati rispettivamente nella parte anteriore e posteriore dell’automobile, ai fini di proteggere il cofano, il bagagliaio, la griglia, il motore, il radiatore, l’impianto di scarico, ecc.
Vediamo ora di approfondire il discorso circa il paraurti anteriore.
Sino agli anni ’60 i paraurti venivano realizzati solitamente in metallo, ragion per cui, trattandosi di un materiale con un alto grado di rigidità, erano maggiormente soggetti a rotture ed ammaccamenti. Fu solo a partire dagli anni ’80 che si iniziò ad optare per altri materiali più elastici e flessibili, quali la plastica o il prolipropilene.
La sostituzione del metallo con la plastica insieme ad un risparmio di denaro ha portato con sé alcuni importanti benefici:
- Un paraurti in plastica è caratterizzato da una migliore elasticità e capacità di assorbimento d’urto rispetto ad uno in metallo: nel caso di una leggera collisione sarà ad esempio in grado di rimbalzare automaticamente minimizzando i danni.
- Un paraurti in plastica è meno pericoloso in caso di urto con un pedone.
- La plastica è un materiale molto più leggero rispetto al metallo, è facile da lavorare, non è soggetta ad ossidazione ed è più semplice da riparare e sostituire. Questo è anche il motivo per cui anche altre parti dell’automobile, come ad esempio i parafanghi, vengono al giorno d’oggi realizzate in plastica e non più in metallo. Un’alternativa alla plastica è costituita dalla fibra di carbonio, altrettanto resistente e leggera, ma più costosa.
- Un paraurti in plastica, essendo più leggero, riduce automaticamente anche il peso della macchina, ottimizzandone i consumi.
Come tutte le parti dell’auto, anche i paraurti possono essere soggetti a malfunzionamento. Questi sono i sintomi più frequenti di un problema a questa parte:
- Insorgere di rumori strani durante la circolazione.
- Presenza di vibrazioni durante la guida.
- Aumento della distanza tra il paraurti e la carrozzeria.
- Il paraurti non si presenta in maniera integra.
Un incidente, uno stile di guida aggressivo, un parcheggio disattento: queste e tante altre sono le cause che possono produrre un danno al paraurti. Se il danno non è eccessivamente grave, questo può essere riparato anche in modo autonomo:
- Graffi e scheggiature, se di poca profondità, possono essere eliminati e coperti con l’ausilio di appositi prodotti (paste, smalti, stucchi, ecc.).
- Con l’ausilio di una pistola termica e con dello stucco e della vernice è possibile ripianare piccole ammaccature. Nei paraurti in metallo tali ammaccature venivano raddrizzate con l’uso di un martello e un cacciaperni.
- Nei paraurti a formatura a freddo le parti possono venire incollate utilizzando una colla speciale a base di poliuretano. Prima dell’intervento, la superficie va necessariamente pulita e sgrassata.
- I paraurti a formatura a caldo possono essere in alcuni casi riparati avvalendosi di una saldatrice.
- I paraurti realizzati in resina poliestere, a seconda della gravità del danno, possono essere restaurati tramite la laminazione.
Nel caso in cui una riparazione non sia possibile, il paraurti va necessariamente sostituito. Dal momento che la rimozione di tutti gli elementi di fissaggio richiede un’attrezzatura specifica, è raccomandabile far effettuare il cambio in officina.
Nel caso tuttavia in cui si opti per l’opzione “fai da te”, questi sono in generale i passi da seguire:
- Rimuovere le viti di fissaggio, posizionate di solito accanto alla soglia di carico o nella zona del passaruota.
- Sconnettere tutti gli elementi elettrici collegati alla zona in cui si sta operando.
- Smontare fregi, tamponi, modanature, griglie ad incastro e tutte le parti elettriche connesse al paraurti.
- Smontare il paraurti stesso.
- Installare il nuovo paraurti, riposizionando nella loro originale sede di montaggio tutti gli elementi precedentemente rimossi.
Va anche ricordato che su Internet in diversi siti specializzati sono disponibili numerosi video tutorial, in cui l’intera procedura di sostituzione viene illustrata e spiegata passo dopo passo.
Questo è tutto. Ci auguriamo che la lettura di questo articolo si sia rivelata utile.
Fonti di informazione
Informazioni su paraurti anteriore - autoparti.it
Come cambiare paraurti anterriore - autoappassionati.it
Il paraurti anteriore: alcune informazioni utili