“Nervi tesi”: sabato a Mondovì Piazza si inaugura la personale di pittura di Mario Cuttica

Sarà presentata sabato 18 marzo alle ore 17.30, a Mondovì Piazza, presso l’Antico Palazzo di Città (entrata in via Giolitti al civico 1), l’antologica “Nervi tesi” dell’artista Marco Cuttica, promossa dalla Onlus “Col. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo” in collaborazione con il Comune di Mondovì. Il vernissage, allestito nelle tre sale del piano nobile, presenta una significativa selezione di oltre 30 opere dell’artista, dipinti che ripercorrono l’evoluzione del paesaggio, dei valori atmosferici, dei luoghi e punti di vista. Una sensibilità mirata alla ricerca di effetti di luce, spinta da atmosfere poetiche dalle nervature tese e dalle sferzate potenti di colore. L’artista persegue un intimo e personale rapporto con le sue amate Langhe, fino alle più visionarie tendenze simboliste e alla sperimentazione del colore diviso, in un’ottica di ricerca dell’eccellenza e della trattazione del tema “metamorphico”. La mostra di Mondovì, curata da Sandra Aliotta, resterà aperta al pubblico fino al 23 marzo, osservando i seguenti giorni ed orari di apertura: 18, 19, 24, 25 e 26 marzo, dalle ore 15 alle ore 18.
Marco Cuttica intraprende l’attività artistica nel 1996, a seguito di un incidente stradale che amplifica in lui la già sviluppata sensibilità creativa. Il suo linguaggio appare da subito molto energico e turbolento. Predominano la forza apocalittica e la violenza cupa delle forme intrise di colori dissonanti che concretano figurazioni inedite. Si rende naturale interprete del “metamorphismo”, espressione artistica capace di navigare attraverso un processo di trasformazione sofferto ed autentico. La trama nervosa, la potenza del colore vibra sotto la tela consentendo la formazione di nuove strutture interpretative. La percezione, nitida all’apparenza, sfugge fluttuando tra i capricci della luce e, sotto l’effetto di sapienti pressioni e rilasci di pigmenti in superficie, cristallizza l’attimo per poi creare “l’effetto metamorphico”, tipico della sua produzione. Il soggetto ben impresso richiama più volte l’attenzione, l’occhio si posa sulla forza vitale senza riuscire a catturare nell’immediato l’abbondanza dei particolari. La “metamorphosis” accoglie in sé passaggi mutevoli, ha bisogno dei giusti tempi per rimirare i cambiamenti, per essere decriptata. Come da un bruco nasce una farfalla, così l’artista riesce ad espandere il suo ciclo perpetuo, figlio di quella stessa luce che permette alla sua arte di essere percepita come viva. Soggetti: costruzioni, astrazioni, figura umana, nature morte. Tecniche: tempera, tecniche miste, smalti sintetici, tempera materica e vernice douglas su supporti vari (masonite, faesite, tavola, tela, cartoni telati, carta, vetro, vetro sintetico).