“Esperienze artigiane sul palco”, a Carrù premiate le aziende per la loro fedeltà associativa
Con uno spettacolo dedicato alla leggenda Bob Dylan si è aperta a Carrù l’edizione 2024 di “Esperienze artigiane sul palco”, la rassegna organizzata da Confartigianato Imprese Cuneo per proseguire, nel solco dei “Creatori d’Eccellenza”, le attività promozionali a favore del comparto artigiano cuneese. L’evento, abbinato alla premiazione delle imprese per la Fedeltà Associativa della zona carrucese, ha avuto luogo questo pomeriggio come casa l’azienda “Garelli Marmi” (in via Circonvallazione, 4) dove è stato possibile visitare con mano il reparto produttivo, accompagnati dagli stessi lavoratori.
Queste le imprese artigiane premiate per la loro fedeltà associativa. 60 anni di "esperienza artigiana": Fratelli Castellino Snc a Carrù, produzione manufatti in cemento, 50 anni: Diego Cillario di Carrù, riparazione e vendita cicli e moto, Famacar di Carrù, produzione manufatti in cemento, Tealdi Snc di Clavesana, torneria meccanica di precisione, Vercol di Magliano Alpi, produzione vernici, 35 anni: Autotrasporti Ciravegna di Carrù, autotrasporti conto terzi, Elettrodiesel di Magliano Alpi, riparazione mezzi pesanti, Fratelli Barale Snc di Carrù sabbiature, Langa Grafica di Angelo Parolin a Clavesana, tipolitografia, Pollano Costruzioni di Carrù, impresa edile (tra cui figura l’attuale presidente di Confartigianato Carrù Enzo Pollano).
«Grazie per essere stati ed essere ancora con la mente e con le mani veri imprenditori artigianali», hanno commentato il presidente Confartigianato Cuneo Luca Crosetto e il direttore Joseph Meineri. Una storia nella storia è quella dei “padroni di casa” di Garelli Marmi. «Siamo una piccola realtà che lavora il marmo dal ’69, l’azienda è stata fondata da mio papà e da mia mamma (che, a 82 anni, ancora ci indirizza)», ha raccontato Davide Garelli, il quale gestisce la ditta assieme alla moglie Barbara. «Ci tengo inoltre a ringraziare Amos, il nostro braccio "destro e sinistro", Saviour, giunto qui da noi come profugo e che rappresenta una bella storia di integrazione e Fabrizio, nostro ex prezioso collaboratore».
Presenti anche sul palco il sindaco Nicola Schellino e i colleghi dei Comuni limitrofi con il vicepresidente nazionale (e carrucese doc) di Confartigianato Domenico Massimino. Quest'ultimo ha ricordato il tema cardine della giornata, la sicurezza sul lavoro: «La soluzione non è misurare le imprese con una "patente a punti", ma la gestione del processo lavorativo. Laddove manca un coordinamento accadono le disgrazie».
Arte, spettacolo e musica si sono susseguite modo virtuoso con lo spettacolo dal titolo “Un uomo chiamato Bob Dylan”. Tra racconti gustosissimi e curiosi aneddoti, arricchiti da proiezioni di immagini e filmati storici proiettati su un grande schermo, il giornalista musicale Ezio Guaitamacchi ha illustrato alcuni momenti fondamentali della carriera (ma anche della vita) del premio Nobel per la letteratura nel 2016 definito nel tempo “La voce di una generazione” o addirittura “Il Picasso del rock” tratteggiandone un ritratto inusuale, trasgressivo e dissacrante che pone l’accento sul Dylan “uomo” senza per questo sminuire la figura dell’artista. Ad esibirsi sul palco Davide Van De Sfroos e Andrea Mirò, con la voce di Brunella Boschetti.