
Se un monologo sull’omicidio Matteotti non viene mandato in onda in TV. Se la frase “non sono fascista, ma....” (o “non sono razzista, ma…”: è quasi la stessa cosa) ci sembra troppo famigliare. Se la parola “antifascista” non risuona in bocca alle Istituzioni, nemmeno nei discorsi ufficiali. Allora, sì, c’è bisogno di 25 Aprile. Un gran bisogno. C’è bisogno di ricordare che l’Italia libera, in cui oggi viviamo e manifestiamo il pensiero, ha una Costituzione che affonda le sue radici nei valori della Resistenza e nel sangue che è stato versato da chi ha combattuto. L’antifascismo è, deve essere, un valore di tutti gli italiani che si dicono democratici.
Il Comune di Mondovì, con una scelta fatta “a quattro mani” con l’ANPI, ha messo in atto una lunga serie di appuntamenti. Con due presentazioni letterarie, avvenute nei giorni scorsi: il 12 e il 22 aprile, prima con “La Resistenza dei giovanissimi” del prof. Ernesto Billò e poi con “Partigiani non santi ma combattenti” di Corrado Leoni. Mercoledì 24 aprile a partire dalle 9.30, invece, deposizione dei fiori presso i cippi e le stele del territorio comunale, mentre giovedì 25 aprile si svolgerà la messa alla 9 presso la chiesa di Sant’Agostino con il successivo e tradizionale corteo per le strade cittadine, arricchito quest’anno dalla posa della targhetta in memoria di Anna Segre (piazza Cesare Battisti 1). Alle ore 10.45 il percorso si concluderà presso il monumento dedicato ai “Morti per la Libertà” (scalone di via Delvecchio), dove vi sarà il saluto del sindaco e delle autorità presenti e l’orazione ufficiale della dottoressa Claudia Bergia, viceprefetto di Cuneo e presidente dell’Associazione partigiana “Ignazio Vian”.
«Un momento di celebrazione collettiva per la riconquista della Libertà – afferma il sindaco Luca Robaldo –, ma soprattutto la commemorazione della vittoria dell’umanità sulla barbarie, della luce democratica sulle tenebre della dittatura, del respiro della Pace sui venti della guerra. La Festa della Liberazione rappresenta, dunque, uno spartiacque imprescindibile nella nostra storia nazionale e nell’evoluzione della nostra comunità. Come città Medaglia di bronzo al valor militare, Mondovì ha saputo scrollarsi di dosso il peso della dittatura fascista e dell’occupazione nazista anche grazie a chi non si è tirato indietro e ha scelto di sacrificare la propria vita per un futuro migliore. Il 25 Aprile allora come festa condivisa che sappia omaggiare coloro che ci hanno restituito la dignità di popolo libero, come occasione per riflettere sulla grandezza fragile della Democrazia, come efficace chiave di lettura per interpretare le distorsioni e le crisi della società contemporanea».
IL PROGRAMMA
- Ore 9: santa messa presso la chiesa di sant’Agostino, piazza Moizo
- Ore 9,45: corteo per le vie cittadine: via Piandellavalle, piazza Santa Maria Maggiore, via Prato, corso Statuto, palazzo municipale con deposizione di corona presso le lapidi
- Ore 10,15: ripartenza corteo da corso Statuto, via Marconi, piazza Cesare Battisti con posa della targhetta in memoria di Anna Segre
- Ore 10,30: prosecuzione corteo su Ponte Cavalieri d’Italia, piazza della Repubblica, deposizione corona al “Monumento ai caduti”
- Ore 10,45: ultimo tratto ci corteo in via Einaudi, via Cornice, via Delvecchio fino al Monumento ai Morti per la Libertà: deposizione di corona, intervento del sindaco e delle autorità e orazione ufficiale della dottoressa Claudia Bergia, presidente dell’Associazione Partigiana “Ignazio Vian”
In caso di maltempo, la cerimonia si terrà presso la sala comunale “Luigi Scimè”. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
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