Umberto Beccaria, “Carrucese nel mondo”, suona nella sua Carrù

È Umberto Beccaria il "Carrucese nel mondo 2023". Dopo il professore universitario del Vermont Antonello Borra e la speaker radiofonica di M20 Marlen Pizzo , il riconoscimento va al musicista e compositore 28enne di Basilea. Ieri sera al teatro "Vacchetti" è avvenuta la consegna del premio, istituito quattro or sono dall'Amministrazione comunale. «Le parole chiave sono due: "radici" ed "identità"», ha ricordato il sindaco Nicola Schellino. «Questo riconoscimento nasce per concedere il giusto tributo a chi partendo da Carrù ha fatto grandi cose al di fuori del nostro paese».
Come per l'appunto Umberto, che si è esibito come pianista nel corso della sua ancora giovane carriera in grandi sedi quali Concertgebouw Amsterdam o l'Erhbaar Saal di Vienna, oltre che in Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Spagna e non solo. Attivo nella scena contemporanea, è molto attento e aperto alle nuove musiche ed estetiche, ha eseguito in prima assoluta numerosi brani e collabora con compositori di rilievo del nostro tempo. Suona con l'orchestra opere di Beethoven, Brahms, Chopin e Mozart e si appassiona anche alla musica da camera, con gruppi e solisti dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Insieme a María Alejandra Jiménez forma il Duo Anamorfosi, concentrato sulla musica del XX e XXI secolo. Gran parte della sua vita musicale è costituita poi dal festival Classiche Armonie che ha fondato e che organizza portando proprio nella sua Carrù a fine agosto grandi musicisti della scena internazionale e offrendo al pubblico l'opportunità di ascoltare concerti di "musica colta" in un ambiente amichevole e caloroso
Nella sua giornata tutta carrucese Umberto Beccaria è andato alla riscoperta delle proprie "radici" attraverso l'incontro in mattinata con gli studenti della Scuola secondaria di primo grado (dopo il concerto del lunedì sera al "Toselli" di Cuneo). Quindi l'apprezzata replica in serata nel teatro carrucese. «Ringrazio di cuore il sindaco e l'Amministrazione», ha commentato il pianista. «Io porto Carrù nel cuore, come ognuno credo conservi sempre dentro di sé il luogo della propria crescita e della propria formazione. Ci torno spesso ed è come se non fossi mai davvero andato via. Riscoprire le piccole cose che ci fanno sentire parte di una comunità è un qualcosa che forse diamo troppo per scontato. Carrù è un posto bellissimo, non dobbiamo mai sottovalutarlo. Sono già al lavoro per tornare alla grande qui con la prossima edizione della rassegna "Classiche Armonie"».