Farigliano: dalla Sicilia arrivano le icone dedicate alla Madonna di Mellea
Il tempo di Avvento porta nuovi progetti e collaborazioni stimolanti al Santuario della Mellea di Farigliano e alla “Capanna di Betlemme - don Oreste Benzi”, gestita dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. «Abbiamo da poco stretto una nuova sinergia con la Cooperativa sociale catanese “Ro’ la formichina”, di Acireale, gestita dalla monregalese Laura Lubatti, che si occupa di aiutare i ragazzi in difficoltà presenti sul territorio siciliano e lavora molto anche con i detenuti – spiega il responsabile della “Capanna”, Giona Cravanzola –. La Cooperativa restituisce dignità e offre lavoro alle persone fragili. Realizza bellissimi oggetti in legno, alcuni composti addirittura recuperando i legni dei resti dei barconi dei migranti, che si sfasciano lungo le coste siciliane. Si tratta quindi anche di opere dal valore fortemente simbolico. Uno dei crocifissi creati proprio con il legno di queste imbarcazioni di fortuna è anche stato donato di recente a Papa Francesco». I ragazzi di “Ro’ la formichina” hanno realizzato proprio per la Comunità della Mellea una serie di oggetti in legno, tra i quali anche piccole e graziose icone raffiguranti la Madonna delle Grazie di Mellea, che ragazzi ed operatori della struttura espongono all’uscita dalla chiesa.
Nasce il miele della Mellea
In parallelo, proseguono le numerose iniziative della “Capanna”: «Dall’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, sarà nuovamente visibile in Santuario il bellissimo presepe storico, recuperato e restaurato lo scorso anno proprio grazie al lavoro dei nostri ospiti e di alcuni volontari – aggiunge Giona Cravanzola –. Allo stesso tempo, un apicoltore che ha portato qui da noi le sue arnie, ci regalerà un po’ del miele prodotto. Lo etichetteremo e nascerà il miele del Santuario della Mellea, che potremo poi regalare ai fedeli all’uscita dalle funzioni religiose. Insomma, pur tra le tante difficoltà di ogni giorno, prosegue al meglio la vita attiva e operosa della “Capanna”, sempre al servizio dei poveri, degli ultimi e di chiunque abbia bisogno di sostegno».