«In stazione a Mondovì ascensori fermi da mesi. Come possiamo spostarci in autonomia?»
«Gli ascensori in stazione a Mondovì sono praticamente nuovi, ma quasi sempre fuori servizio. In più, i treni con l’accesso a raso del marciapiede sono pochissimi e solo per le tratte brevi. Una persona che ha difficoltà a camminare come fa a spostarsi in autonomia?». A parlare è una ragazza monregalese con difficoltà motorie, che purtroppo da anni si trova a combattere con le barriere architettoniche, in ogni luogo. «Quando posso prendo il treno a Mondovì, per raggiungere il mio ragazzo. A volte devo andare a Torino, per sottopormi a visite e terapie – spiega –. Ogni volta però devo assicurarmi che ci siano mia mamma o mia sorella, per aiutarmi a raggiungere il binario e poi a salire in carrozza, altrimenti il treno non lo posso prendere. Ho inviato numerosi reclami a Rfi, specialmente per il problema ascensori a Mondovì. Una volta mi è stato risposto che avrebbero ripristinato il servizio nelle settimane successive. Così è stato e gli ascensori, per un breve periodo, hanno funzionato. Poi però, alla prima giornata di pioggia, l’acqua ha inondato il vano ascensori e il sottopassaggio. Gli ascensori quindi sono stati chiusi al pubblico e sono rimasti inservibili per molti mesi, prima che venissero rimessi in funzione. Adesso siamo nella stessa situazione: da quest’estate gli ascensori sono fermi». Il disagio è generalizzato, perché interessa in primis i disabili, ma anche viaggiatori con pesanti bagagli al seguito, anziani o genitori con bambini nel passeggino. «Se si riesce, in un modo o nell’altro, ad arrivare al binario di partenza, dopo aver fatto le scale del sottopassaggio, i problemi comunque non sono finiti – prosegue –. Ad eccezione dei treni a breve percorrenza infatti la maggior parte delle carrozze hanno almeno un paio di gradini per poter arrivare al piano del corridoio interno. Devo quindi chiamare il servizio “sala blu” 24 ore prima di prendere il treno e prenotare il servizio. Così facendo, Trenitalia mette a disposizione un addetto che, nell’orario indicato, aiuta la persona ad accedere al treno, tramite una speciale pedana. Non sempre però, per me come per altri viaggiatori, è possibile programmare tutto con anticipo. La prossima settimana, ad esempio, tornerò a Torino per una visita specialistica. Non so quanto tempo impiegherò, quindi non so quale treno prenderò per il rientro e non potrò prenotare il servizio. Non mi resta che sperare che un amico o un famigliare sia disponibile ad accompagnarmi».