La storia di Danylo e del presepe costruito per i suoi genitori in Ucraina

La storia di Danylo e del presepe. La magia del Natale ha avvolto il Cfp di Ceva con una bellissima storia. Danylo sta imparando un mestiere nel laboratorio di saldatura, gli occhi attenti ai dettagli di ogni attrezzo e materiale, una caratteristica peculiare che lo contraddistingue. In Italia da un paio di anni, è ospite della zia, mentre i suoi genitori sono rimasti in Ucraina. La guerra ha stravolto la sua vita, ma c’è una cosa che non è cambiata: la sua passione per le feste natalizie. Ogni anno, con i suoi genitori, addobbava casa e per lui quei momenti sono simbolo di famiglia, di speranza, e quest’anno, complice la distanza, sente il bisogno di mantenere viva quella tradizione.
La storia di Danylo: un vecchio Pc diventa un presepe
Un giorno, durante la lezione, Danylo si avvicina al docente di saldatura. «Posso fare un presepe per i miei genitori?», chiede timidamente. La richiesta coglie il docente di sorpresa, ma quest’ultimo acconsente senza esitazione: «Puoi usare i materiali che trovi qui. Sarò qui per aiutarti, ma sarà il tuo progetto».
La scelta del materiale arriva quasi per caso. In un angolo del laboratorio c’è la scocca di un vecchio PC, danneggiato durante un’alluvione del 2020. Danylo vede in quel pezzo di metallo non un rifiuto, ma un punto di partenza. C’è qualcosa di simbolico in quell’oggetto: un segno di rinascita dopo la distruzione, un parallelismo con la sua stessa vita. Con pazienza e creatività, Danylo inizia a lavorare. Taglia, salda, modella. La scocca del PC si trasforma lentamente in una capanna stilizzata, con dettagli che ricordano il presepe tradizionale, ma con un tocco industriale. Ogni saldatura, ogni dettaglio racconta una storia: quella di un ragazzo lontano da casa, ma determinato a dimostrare ai genitori ciò che sta imparando, amalgamato al suo affetto nei loro confronti.
Alla fine, il presepe è pronto. È un piccolo capolavoro, unico nel suo genere. Quando Danylo lo mostra al docente Valter Benzo, lui annuisce con ammirazione: «Hai fatto un lavoro straordinario. I tuoi genitori ne saranno fieri».
Ora il presepe è in viaggio verso l’Ucraina e la storia di Danylo non è passata inosservata. Nella sua semplicità, racchiude qualcosa di universale: la forza della creatività, la magia di imparare e il desiderio di mantenere vivi i legami, anche nelle situazioni più difficili. È una lezione per tutti, dentro e fuori la Scuola: con impegno e cuore, anche da un pezzo di metallo alluvionato può nascere qualcosa di meraviglioso.