Riconversione e recupero dei vigneti: bando da 6 milioni della Regione Piemonte

Aperto in questi giorni, scadrà il 31 marzo il nuovo bando della Regione Piemonte che finanzia la riconversione varietale e la ristrutturazione dei vigneti destinati alla produzione di vini a denominazione di origine per la campagna 2025-2026. Complessivamente, sono state impegnate risorse per 6 milioni e 551 mila euro, nell’ambito delle quali vengono garantite una riserva finanziaria di 1 milione e 310 mila euro per le domande relative ai “vigneti eroici e storici” e una riserva finanziaria di 982 mila euro per le domande di reimpianto vigneti estirpati per motivi fitosanitari. Possono beneficiare dell’aiuto gli imprenditori agricoli singoli, le Cooperative agricole e le società di persone e di capitali che esercitino attività agricola e che conducano superfici vitate, regolarmente iscritte allo schedario viticolo, o detengano autorizzazioni al reimpianto al momento presentazione della domanda in stato “concessa” nel proprio registro entità, presente sul Sistema informativo agricolo piemontese (Siap). «Ogni operazione – spiega il responsabile provinciale del settore di assistenza tecnica di Cia Cuneo, Maurizio Ribotta – può contenere una o più attività ammissibili. La riconversione varietale consiste nel reimpianto sullo stesso appezzamento o su un altro appezzamento, con o senza la modifica del sistema di allevamento, di una diversa varietà di vite, ritenuta di maggior pregio enologico o commerciale, mentre la ristrutturazione consiste sia nella diversa collocazione del vigneto attraverso il reimpianto in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico (per l'esposizione come per ragioni climatiche ed economiche), sia nel reimpianto del vigneto attraverso l'impianto sulla stessa superficie, ma con modifiche alla forma di allevamento o al sesto di impianto». Riguardo ai vigneti eroici e storici, Ribotta specifica che «Le attività ammesse sono la riconversione varietale (estirpazione e reimpianto) e la ristrutturazione (estirpazione e reimpianto, che, nel caso del vigneto storico va eseguito con sesto di impianto diverso), sempre e in ogni caso con materiali di sostegno nuovi di fabbrica».