L’Alta Langa Docg è il vino piemontese dell’anno 2025

Debutto ufficiale, lunedì 10 marzo alla “Centrale della Nuvola Lavazza”, a Torino, per l'Alta Langa Docg che la Regione Piemonte ha proclamato ufficialmente “Vino dell'anno Regione Piemonte" 2025. L'evento ha avuto luogo nell'ambito della settima edizione de La Prima dell'Alta Langa, che ha visto in degustazione oltre 200 cuvées dello spumante metodo classico piemontese. A tenere a battesimo il vino dell’anno, l’assessore regionale all’agricoltura, Paolo Bongioanni, la presidente del Consorzio Alta Langa, Mariacristina Castelletta, e il direttore Paolo Rossino. «L'Alta Langa oggi rappresenta il successo di una sfida iniziata nel 1993 con i primi ettari sperimentali, coronata dalla Docg nel 2002 e in costante crescita perché ha puntato sulla qualità che è ciò che i mercati chiedono al Piemonte – ha detto Bongioanni –. Ci sono tutti i presupposti perché diano ragione alle giuste attese di un'ulteriore, grande espansione per questo vino straordinario». Come vino dell’anno, l'Alta Langa Docg sarà per tutto il 2025 ambasciatore dei prodotti d'eccellenza del Piemonte: ortofrutta, riso, carni, formaggi, che devono essere sempre più riconoscibili e conquistare i pubblici nazionali e internazionali. «Per promuoverli in modo innovativo – ha aggiunto Bongioanni – abbiamo creato il nuovo "brand Piemonte" che accompagnerà nel mondo le nostre eccellenze, le farà associare al nostro territorio e sarà accompagnato per la prima volta da una massiccia campagna mediatica sulle eccellenze del cibo piemontese. L'Alta Langa sarà il vino ufficiale alla presentazione del nuovo "brand Piemonte" al ministro Francesco Lollobrigida e al Commissario europeo per l'agricoltura, Christophe Hansen, lunedì 24 marzo a Roma, in piazza Repubblica, nello stand del Piemonte alla manifestazione "Agricoltura è", organizzata dal ministro per l'anniversario dei Trattati di Roma».
Primo metodo classico d’Italia
L'Alta Langa Docg è lo spumante metodo classico del Piemonte. Una denominazione dalla produzione contenuta, con una storia molto lunga: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin da metà dell'Ottocento, nelle "Cattedrali Sotterranee" di Canelli oggi riconosciute patrimonio dell'umanità Unesco. È prodotto con uve Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; è esclusivamente millesimato, riporta cioè sempre in etichetta l'anno della vendemmia, può essere bianco o rosato, brut o dosaggio zero e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare di produzione (almeno 30 mesi).