No al bitumificio, il Comitato di Bene Vagienna: «Passeranno 15 mila camion all’anno»

Il “caso” bitumificio Itinera a Bene Vagienna continua a scaldare gli animi e a preoccupare la popolazione. Qualche giorno fa, il Comitato di cittadini “Per il Bene Comune”, che si oppone al progetto, ci ha inviato un lungo comunicato che, per esigenze di pubblicazione, proviamo a riassumere di seguito. “Il progetto del bitumificio pareva non esserci ed invece è stato pubblicato il 7 di marzo all’albo pretorio del Comune e della Provincia – scrivono dal Comitato –. Dalle sue dichiarazioni, Itinera, che parla esclusivamente tramite i giornali, non mostra incertezze su ciò che prevede di fare a Bene Vagienna. La valutazione complessiva di un qualsiasi nuovo progetto di insediamento industriale, prima che dalla Conferenza dei servizi, dovrebbe essere espressa da chi conosce il territorio e l’ambiente. Insediarsi a 300 metri dal casello autostradale non può essere l’unico parametro, se nell’area risiede un’intera borgata, che rende inadatta la presenza di un sito industriale insalubre di 1ª classe. Come si fa a sentirsi rassicurati quando nella prima riunione con i cittadini del Buretto, il 10 luglio, i camion che transitavano sarebbero stati 25 al giorno; nella seconda riunione del 27 settembre erano solo più 15, mentre a marzo di quest’anno si parla di 1.600 passaggi all’anno? Tenendo conto dei numeri depositati in Provincia per fresato, inerti, e approvvigionamento di bitume, emulsione e gasolio, in totale saranno almeno 15 mila mezzi in transito all’anno: un camion ogni 10 minuti, in entrata o in uscita. A luglio si era parlato di un solo turno diurno, dalle 7 alle 17, mentre nella riunione di settembre i turni sono diventati anche notturni. Le barriere fonoassorbenti prima raggiungevano un’altezza complessiva di 5 metri, ora, secondo il progetto, saranno alte 9 metri. Si legge che le migliori tecnologie utilizzate tuteleranno la salute di chi lavora nel sito e di chi risiede nelle aree circostanti. E le restanti aree confinanti su cui voleranno le polveri sottili? Avevamo un’intera collina, immersa nella natura con flora e fauna che saranno azzerate dall’asfalto che la ricoprirà. In base al “risultato di un’attenta valutazione strategica” la “nostra” collina è “in una posizione baricentrica rispetto alla A33, alla A6 e vicina al casello di Fossano.” Anche l’impianto già costruito a Castelletto Stura era baricentrico, con addirittura l’uscita diretta sulla A6, perché è stato dismesso? L’attuale zona industriale oltre a essere situata in un posto panoramico si trova a ridosso di un’intera frazione e zona residenziale (60 case).
«Bene Vagienna verrà citata come “il paese del bitume”»
«Dovrebbe consolare il fatto che “l’asfalto prodotto non sarà destinato soltanto alle autostrade, ma messo a disposizione a pagamento anche del territorio per manutenzione di strade, parcheggi e piste ciclopedonali”, ma non è il Comune che dovrebbe provvedere) – proseguono dal Comitato –. Ci viene altresì detto che “l’impianto rappresenterà un volano economico per il territorio che registrerà un impatto positivo sull’indotto economico locale anche a vantaggio di bar, ristoranti e strutture ricettive soprattutto per le trasferte dei lavoratori” (che quindi non saranno del territorio…). Chissà se le persone che arrivavano da lontano ai mercatini dell’antiquariato avranno ancora voglia di venirci, con l’impatto del bitumificio all’uscita della A6. Vorrà dire che Bene Vagienna sarà citata non più come il paese dei resti romani di Roncaglia o come il paese della Beata Paola, ma come “il paese del bitume”».