Eventi, sagre e musica live: «Non è solo questione di montare un palco, ma di creare un’esperienza»

L’organizzazione di eventi musicali e di feste o sagre ha subìto un profondo cambiamento negli ultimi anni. È un dato di fatto che, un tempo, il concetto di festa era meno vincolato da normative e regolamenti stringenti. Il primo grande cambiamento avvenne alla luce dei tragici fatti del giugno 2017, quando a Torino l’appuntamento in piazza San Carlo per assistere alla finale Champions tra Juve e Real Madrid si trasforma in tragedia, con due vittime e oltre 1.500 feriti. Da allora le normative per garantire la sicurezza del pubblico si sono fatte via via più stringenti. E così, oggi, chi si occupa di organizzare eventi deve affrontare un contesto completamente diverso, districandosi tra norme, burocrazia complessa, costi e una crescente difficoltà nel trovare professionisti preparati. In un panorama sempre più competitivo, la capacità di offrire un’esperienza coinvolgente e di qualità fa la differenza tra un evento di successo e uno destinato a perdersi nell’anonimato.
Di tutti questi temi abbiamo parlato con un esperto del settore, Amedeo Quarelli di Lesegno, della NG Service di San Michele M.vì, che da un decennio lavora nel mondo del service audio e dell’organizzazione di eventi musicali. La sua esperienza racconta di un settore che ha dovuto reinventarsi più volte per sopravvivere.
Amedeo ci spiega come è arrivato a questo mestiere: «Sono sincero, all’inizio non avevo una vera e propria passione. Ho cominciato per gioco nel 2014. Mio padre aveva già un’attività in un altro settore, ma eravamo attrezzati anche per eventi musicali, in particolar modo nell’Albese, dove avevamo un calendario fitto di feste per le varie leve. Nel tempo, poi, ho seguito corsi di specializzazione e mi sono appassionato al mondo delle luci e dell’audio. E oggi continuo a lavorare in questo settore: abbiamo lasciato Alba e le leve, e ci siamo concentrati su eventi nel Monregalese».
La pandemia ha rappresentato uno spartiacque per il settore. «Molti piccoli e medi service sono stati spazzati via – dice Amedeo –. I tecnici del suono e delle luci, rimasti senza lavoro per mesi, hanno cambiato mestiere e oggi c’è carenza di professionisti qualificati».
Un altro ostacolo è rappresentato dalla crescente burocrazia. «Oggi servono più documenti che soldi per organizzare un evento. Dopo i fatti di Torino, le normative si sono inasprite e chiunque organizzi una serata deve essere in regola con certificazioni e permessi. Questo ha scoraggiato molti, soprattutto le Pro Loco e le piccole Associazioni, che non vogliono più assumersi responsabilità così grandi. Tuttavia ci sono sempre persone volenterose che si danno da fare per rendere viva la loro comunità e questo è davvero un bene prezioso».
L’intervista ci offre uno spaccato realistico di un settore in continua evoluzione, in cui la passione deve fare i conti con regolamenti sempre più stringenti e con la necessità di offrire esperienze coinvolgenti, ma sicure e sostenibili. La sfida per il futuro? Trovare un equilibrio tra creatività e conformità alle norme, per garantire che la musica e il divertimento possano continuare a far parte della nostra cultura.
Oltre il palco, un’esperienza immersiva
Nel mondo dell’organizzazione eventi, la scelta della location non si limita più a una semplice valutazione del prezzo o della disponibilità di uno spazio. «Noi – continua Amedeo – puntiamo sempre più alla creazione di esperienze immersive per il pubblico, valutando aspetti come l’insonorizzazione, l’illuminazione e il design scenografico. Non è solo questione di montare un palco: bisogna creare un contesto unico, che renda l’evento riconoscibile e memorabile».
Un’esperienza che fidelizza il pubblico
Gli eventi organizzati da Pro Loco e Comuni spesso hanno una cadenza annuale. Per questo motivo, diventa fondamentale offrire un’esperienza che invogli il pubblico a tornare. «La differenza tra un evento qualsiasi e un evento di successo sta nell’attenzione ai dettagli e nella capacità di trasmettere un valore aggiunto. Non si tratta di risparmiare sulle luci o sul suono, ma di far capire agli organizzatori che stanno investendo in qualità, non solo in performance», spiega Amedeo.
La sfida della differenziazione
Il panorama degli eventi è sempre più omogeneo: sagre, feste della birra, concerti spesso rischiano di apparire tutti uguali. «La chiave sta nel rendere ogni evento unico a livello scenografico e sonoro – sostiene Amedeo –. Anche se il pubblico non sta pagando il biglietto, deve avere la sensazione di trovarsi in un evento curato e coinvolgente»
Un service che va oltre la semplice fornitura tecnica
Oggi, il concetto di “service” non si limita più al montaggio di palco, luci e impianti audio. «Studiamo lo spazio e la tipologia di evento per creare una soluzione su misura. Non è solo questione di fornire l’attrezzatura, ma di costruire un’esperienza completa, dall’illuminazione al suono. Ogni dettaglio viene studiato in base alle esigenze dell’evento e alla tipologia di artisti coinvolti – dice Amedeo –. Negli ultimi anni, le aspettative del pubblico sono cresciute. Una volta, per una serata bastavano poche luci e un impianto audio di base. Oggi il pubblico vuole sentire e vedere bene».
Il futuro degli eventi: qualità e strategia
L’organizzazione degli eventi sta cambiando, e con essa anche il modo in cui i service si rapportano ai clienti. «Non è facile trovare il giusto equilibrio tra qualità e budget, soprattutto per le Pro Loco, che devono gestire bilanci limitati. Tuttavia, far percepire la differenza tra un service di qualità e una soluzione più economica è fondamentale», dice Amedeo. E l’equilibrio nella gestione dei costi ha portato a prediligere eventi con DJ rispetto a band musicali dal vivo: «Un DJ costa meno, può suonare per ore e ha un impatto economico più sostenibile per gli organizzatori. Una band invece ha costi più alti e suona per un tempo più limitato». Ogni evento deve, poi, essere studiato nei minimi dettagli, considerando il target di riferimento e le dinamiche economiche. «Organizzare una festa della birra, ad esempio, significa capire chi sarà il pubblico e quanto è disposto a spendere. Se si sbaglia il calcolo, si rischia di andare in perdita», conclude Amedeo.
L’importanza della sicurezza negli eventi
Un aspetto cruciale nell’organizzazione degli eventi è la sicurezza. Gli impianti audio, le luci e le strutture scenografiche devono essere montati nel pieno rispetto delle normative: «Ogni componente deve essere conforme alle disposizioni vigenti. Dalla corretta installazione dei cavi elettrici alla sicurezza delle strutture sospese, non possiamo permetterci errori. Inoltre, gli organizzatori devono essere consapevoli delle ordinanze locali. Le feste in paese, ad esempio, devono rispettare limiti orari ben precisi per la diffusione della musica. Un tempo si poteva arrivare fino alle quattro del mattino, oggi spesso si deve chiudere entro le due. Chi non rispetta le regole rischia sanzioni pesanti».