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Riunione in Prefettura a Cuneo per i fatti di domenica a Mondovì

Un incontro approfondito, quello che si è svolto questa mattina a Cuneo in Prefettura, in cui sono state esaminate tutte le "sfaccettature" del complicatissimo caso verificatosi domenica a Mondovì Altipiano. Iniziato come una lite privata, tra una persona rumena e l'imam della Comunità islamica di Mondovì, poi degenerato in modo violento. Poco dopo centinaia di persone mussulmane, sconcertate per ciò che era avvenuto, si sono radunate nella strada. La calma è tornata solo dopo molte ore, con l'intervento delle Forze dell'ordine (Carabinieri, Polizia locale, Digos) e del sindaco Luca Robaldo. proprio Robaldo ha poi chiesto al prefetto di riunire il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica per approfondire la situazione: "Abbiamo parlato a lungo di ciò che è avvenuto - ci dice - e del contesto in cui maturano queste situazioni. Un incontro proficuo e approfondito, e desidero ringraziare il prefetto per la celerità con cui ha convocato il Comitato. Si devono fare tante riflessioni". I temi toccati: non solo il mantenimento dell'ordine pubblica, ma anche le convivenze fra le comunità di etnia e religione diversa, che devono assolutamente trovare un pacifico equilibrio nel nome del rispetto reciproco.
Fondamentale è anche il ruolo di quei cittadini, di origine straniera, che hanno un ruolo positivo in situazioni come queste: come Mohamed Bouzerda della Comunità mussulmana o come il giovane Marius Holban, un monregalese di origine rumena che domenica sera ha avuto un ruolo attivo nel calmare la litigata che stava avvenendo all'Altipiano. Sia il Comune che le Forze dell'ordine hanno apprezzato il suo atteggiamento. A valle di questo fatto segnaliamo che, purtroppo, nelle ore seguenti sono circolate false informazioni sui social, con alcune sue foto, che lo indicavano come uno dei responsabili della litigata: una cosa assolutamente non vera. Il giovane è anche stato sentito come testimone, ha aiutato a riportare la calma ed è uno dei primi che hanno prestato aiuto ad accompagnare l'imam ferito in ambulanza. Vive a Mondovì da più di 20 anni e non ha mai avuto problemi di sorta con persone di altre etnie o religioni. Forse alcune persone, vedendolo sul posto, hanno pensato erroneamente che fosse coinvolto nella lite.
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