Garessio, la denuncia degli animalisti: «C’è un canile abusivo, va demolito»

In seguito alla richiesta di aiuto da parte di alcuni residenti sono intervenuti in frazione Cheirasca a Garessio gli operatori del Movimento animalista e ambientalista nazionale “Stop Animal Crimes Italia”. «Da un po’ di tempo – segnala l’Ente di denuncia dei crimini a danno degli animali e dell’ ambiente – nel cortile di una casetta è stato allestito una sorta di allevamento di cani e non di cani qualunque; parliamo infatti di pastori dell’Asia centrale, una razza forte e indipendente che richiede proprietari esperti in grado di gestire il temperamento di questa razza».
I residenti lamentano abbai emessi di continuo da parte dei cani e il recente intervento delle guardie zoofile di Stop Animal Crimes Italia (che assumono nel servizio la qualifica di pubblico ufficiale e funzioni di polizia giudiziaria) ha rilevato una serie di criticità, che vanno dalla detenzione a catena all’assenza di idonee cucce sostituite da lamiere appoggiate alla rinfusa contro reti peraltro da cantiere usate per i box, dall’assenza di superfici lavabili obbligando i cani a vivere sulla terra e pedane marcescenti; aspetti che violano le prescrizioni stabilite dalla legge regionale n. 16 del 2024 e del regolamento regionale n. 2 del 1993 e che, secondo l'Associazione, «violano anche precetti penali a garanzia del benessere animale circa il reato di maltrattamento animale».
«Per il momento, – si legge nel comunicato – ci siamo limitati a segnalare la situazione al sindaco di Garessio quale massima autorità sanitaria locale e responsabile dell’osservanza delle leggi e regolamenti locali e nazionali sulla tutela animali, al quale abbiamo chiesto la contestazione di illeciti e l’emissione di provvedimenti volti allo sgombero dell’area per l’assenza dei requisiti ambientali, edilizi, strutturali, urbanistici e sanitari previsti dal suddetto regolamento Regionale, secondo cui oltre i cinque cani bisogna essere in possesso dell’autorizzazione sanitaria di cui il regolamento di polizia veterinaria (DPR 320 del 1954).
Il riferimento è alla «incolumità pubblica oltre che degli animali avendo segnalato altresì una recinzione facilmente scavalcabile dai cani». I veterinari della Asl e le autorità di Ormea erano già intervenuti a fine gennaio. Questo week end, un cane è uscito invadendo alcune proprietà vicine senza fortunatamente arrecare danno a animali o persone.