Teatro “Marenco” di Ceva: una stagione da record

Si è conclusa giovedì 3 aprile la stagione 2024/2025 del Teatro "Marenco" di Ceva. Il cartellone ha portato sul palcoscenico cebano alcuni grandi nomi dello spettacolo italiano, quali Amanda Sandrelli, Lucrezia Lante della Rovere, Filippo Nigro e Marina Massironi, in un suggestivo incontro tra classici della storia del teatro e produzioni contemporanee.
«I numeri del botteghino sono lo specchio dell’attrattività di una programmazione variegata, capace di incontrare i molteplici gusti e interessi del pubblico – fanno sapere dal Comune –. D’altro canto, la stagione appena conclusa racconta di un attaccamento al teatro non scontato, un legame tra cebani e "Marenco" che torna a rinsaldarsi a fronte di un parterre di spettacoli che hanno portato in città alcune eccellenze del panorama nazionale.
La collaborazione con Piemonte dal Vivo ha permesso di essere parte di un circuito teatrale che vede coinvolti già molti contenitori prestigiosi della Granda e dell’intero territorio regionale, in una continua osmosi di collaborazioni e scambi di buone pratiche culturali. Ceva si inserisce inoltre nella cornice dei quattro teatri storici cuneesi, cornice che vede, oltre al "Marenco", il "Toselli" di Cuneo, il "Milanollo" di Savigliano e il Teatro Sociale "Giorgio Busca" di Alba».
«Pari risultati poi sono stati raggiunti con la stagione di "Teatro in famiglia" – continuano dal Comune –, che constava di tre appuntamenti pomeridiani spalmati sui mesi di febbraio e marzo. Riportare il teatro per bambini dopo quattro anni di assenza è stata una sfida che ha incontrato il favore della cittadinanza, con un buon risultato che si pone come base di partenza in un’ottica di crescita ulteriore per il futuro. Un totale di 1.346 presenze di pubblico, con una media di 224 abbonati, per il cartellone 2024/2025, e una presenza complessiva di 327 partecipanti, con una media di 109 persone a evento, per il Teatro in famiglia, sono indubitabilmente cifre che non si possono ignorare».
L’Amministrazione comunale ha espresso grande soddisfazione per questo successo, che porta il "Marenco" in prima linea tra i teatri della Provincia: «La “fame di cultura” è sempre un segnale positivo, un acceleratore di ricadute virtuose per l’intero territorio, perché laddove si gettano i semi della conoscenza e della curiosità potranno crescere i frutti del confronto, della responsabilità e dell’impegno per la propria comunità».