Strade, Scuole, cantieri presenti e futuri: questioni aperte a Mondovì Piazza

Strade aperte e chiuse, strade da “valutare”, strade solo ipotizzate. E poi: Scuole da costruire, Scuole da abbattere, Scuole da rifare, Scuole da trasferire in parte o del tutto. E ancora: valutazioni sul traffico, sui parcheggi, sugli incroci, sullo “scaricatore”. Tutto questo accade nel rione di Mondovì Piazza e in un raggio di mezzo chilometro, tra via Vasco e zona Polveriera. Di carne al fuoco ce n’è tantissima: e tutto questo (o quasi) verrà toccato nell’incontro pubblico indetto dal Comune per la sera di domenica 13 aprile, alle 20.45 presso la Casa delle Associazioni.
IL TERZO INCONTRO
Si tratterà del terzo incontro che il sindaco ha indetto sul tema, dopo quello del novembre 2023 e quello di un anno fa, quasi esatto. Non è facile sintetizzare i “nodi”. Il primo riguarda via Vasco e la situazione “Madonnina”: quando il condominio sarà nuovamente abitato, e al completo, la strada dovrà fare i conti col traffico delle auto dei nuovi residenti. Le ipotesi sono tante, e ne abbiamo parlato nelle scorse settimane: via Vasco diventerà a senso unico? Resterà come è oggi? Si cercherà una soluzione “ibrida”?
C’è poi la questione di via Polveriera, dove il traffico per la nuova palestra (e in futuro quello scolastico) si mescola ai lavori per la realizzazione dello “scaricatore” a servizio delle case a fianco di via Carboneri. I lavori dovrebbero partire in estate: quanto dureranno? Che impatto avranno?
SCUOLE ABBATTUTE, RIFATTE, SPOSTATE
Ma un grande ruolo verrà giocato dalla viabilità scolastica: fra sei mesi, circa, il “Baruffi” si potrebbe spostare nella nuova sede in via Polveriera. La sede attuale, in via Tortora, verrà abbattuta. Le domande che circolano fra i residenti sono tante: quale sarà l’accesso principale per i mezzi alla Scuola? Auto e bus entreranno da via Polveriera, o si realizzerà un accesso nuovo (sul lato di via Div. Cuneense, o magari su strada del Brich)? Verranno realizzati nuovi servizi e parcheggi? Che traffico comporterà il cantiere dell’abbattimento della sede di via Tortora? Sempre in tema di abbattimenti: quando verranno demolite le ex Elementari “Rolfi”, e quando verrà realizzata la nuova area verde in piazza D’Armi?
Infine, c’è la questione dell’Alberghiero: la palazzina delle venti aule che è chiusa da oltre sette anni, quando venne danneggiata dalla frana. La Provincia la farà abbattere e ricostruire, con una struttura meno pesante. Ma nel frattempo, che accadrà alle classi dell’Alberghiero che oggi fanno lezione nella sede del “Baruffi”? La scorsa settimana l’architetto Lorenzo Mamino sollevava, con una lettera, un dubbio legato a un’ipotesi per ora solo ventilata: il trasferimento, temporaneo di alcune classi del Liceo nella nuova sede del “Baruffi” alla Polveriera, per “fare spazio” in piazza IV Novembre agli studenti del “Giolitti” che hanno necessità di fare lezione vicino alla sede dove si trovano cucine e laboratori. Le osservazioni di Mamino hanno suscitato la reazione dell’ex consigliera comunale Lucetta Galfrè, che scrive: «Ci si arrovella da tempo attorno ai lavori per “Baruffi” e Alberghiero senza giungere per ora a certezze e a motivazioni sostanziali, almeno agli occhi di chi tenta d’informarsi dalle cronache. Un’impresa, anzi una rivoluzione, non da poco, in tempi, modi, costi, disagi ed esiti tutt’altro che irrilevanti su di un vago declivio a lungo consacrato alla quiete degli studi. Un tessuto urbanistico e un paesaggio bisognosi di interventi lungimiranti da discutere con vera competenza e con volontà di confronto. L’invito dell’arch. Mamino mi sembra da condividere e assecondare». Il sindaco, Luca Robaldo: «Domenica 13 aprile avremo modo di tornare sulle considerazioni che ho letto e sarà un piacere, come sempre, ascoltare l’arch. Mamino e la prof.ssa Galfrè. Si tratterà, infatti, del terzo incontro pubblico avente ad oggetto questi temi, ulteriore segnale di quanto la nostra Amministrazione tenga al coinvolgimento della comunità».