Sale Langhe: l’antica tradizione del “Cantè j’euv” rivive grazie ai bambini della Scuola primaria

"La moda ed cantè j´euv a l´è na gran custuma, ian lascianra i nostri vei e nui la seguituma". ("La moda di cantare le uova è una grande tradizione, ce l´hanno lasciata i nostri anziani e noi la vogliamo continuare").
Questo stornello in piemontese riassume molto bene le motivazioni che hanno portato la scuola Primaria di Sale delle Langhe a recuperare l´antica tradizione langarola del “Cantè j´euv”.
Si tratta della “questua delle uova”, un’usanza di fine Quaresima quando i giovani dei paesi passavano di cascina in cascina a salutare le famiglie con un canto benaugurale al padrone di casa e alla sua famiglia.
Le insegnanti: “Cantare le uova è un´ usanza tipica delle nostre colline, che ha origini molto antiche. Era un momento di festa e di condivisione che si svolgeva in primavera quando la rinascita della natura veniva accompagnata dalla ripresa della vita sociale. I ragazzi del paese, dopo il lungo inverno passato con le veglie nelle stalle, si ritrovavano finalmente all’aperto, uscivano la sera e, accompagnati dai più svariati strumenti musicali, vagavano di cascina in cascina, fermandosi nelle aie a cantare per chiedere in dono le uova, un prodotto di tutto riguardo per l’epoca. Le uova così raccolte, venivano solitamente usate nei giorni successivi per preparare le frittate per il pranzo nei prati del giorno di Pasquetta a cui partecipava solitamente tutta la comunità, oppure, in alcuni casi, per raccogliere denaro per finanziare la festa dei coscritti. Nonostante il suo radicamento profondo e le sue molteplici sfaccettature di significato, il Cantè j’euv era praticamente scomparso alla fine degli anni ’50. Poi negli Anni ’80-’90 sono arrivati timidi segnali di ripresa. La tradizione sopravvive oggi solamente in piccole edizioni di paese”.
Questa antico rito contadino è stato oggetto di riflessioni e ricerche da parte degli alunni della scuola Primaria di Sale delle Langhe nell´ambito del programma di educazione civica con l´intento di riscoprire le tradizioni del passato, potenziare il senso di appartenenza ad una comunità, valorizzare e tramandare patrimoni culturali che rischierebbero di andare perduti. Con un grande lavoro di squadra, i bambini e gli insegnanti non si sono spaventati di fronte alla difficoltà di imparare stornelli in piemontese, dialetto quasi del tutto sconosciuto dai bambini. Con impegno e costanza hanno pian piano acquisito dimestichezza con le pronunce e le melodie dei canti anche gli alunni di nazionalità straniera. Spiegano dalla Scuola: “Grazie al prezioso accompagnamento dei musicisti Dino e Gabriele Fresia e Claudio Salvetto alle fisarmoniche, di Armando Tarone alla chitarra e Margherita Salvetto alle percussioni, sono iniziate le prove a scuola che hanno portato tutto l´allegro gruppo a esibirsi nelle serate di venerdì 28 marzo a Sale San Giovanni e venerdì 4 aprile a Sale delle Langhe. L´iniziativa è stata davvero un successo. Un numeroso pubblico ha accolto in entrambe le serate gli alunni che si sono esibiti con emozione e grande maestria nell’intonare i diversi stornelli per le vie dei paesi ottenendo fragorosi applausi. Da parte dei bambini non sono mancate strofe “personalizzate“, ovvero ritagliate su misura per chi era destinato ad ascoltarle: amici speciali che in vario modo aiutano la scuola in diverse occasioni. Dopo numerosi canti, il gruppo è stato omaggiato non solo con le uova ma anche con un abbondante e variegato rinfresco, come da tradizione. Si ringraziano pertanto i sindaci di Sale San Giovanni, Costantino Germone, e di Sale delle Langhe, Andrea Mozzone, le rispettive amministrazioni comunali, don Aldo, la Pro Loco di Sale San Giovanni, la Polisportiva di Sale delle Langhe e tutte le persone che sono state generose e sensibili nei confronti di questa iniziativa. Prima di salutare tutti i presenti i bambini hanno nuovamente cantato strofe di ringraziamento con l´augurio di ritornare il prossimo anno. La scommessa di far rivivere questa allegra tradizione è stata vinta”.
Il giovane gruppo di cantori, visto il grande consenso ottenuto, si esibirà un’ultima volta venerdì 11 aprile nella piazza principale di Priero alle 19.