Palazzina Alberghiero demolita a luglio, il “Baruffi” a gennaio. Parte dei Licei finirà alla Polveriera?

A luglio 2025 verrà demolita la manica delle 20 aule dell'Alberghiero, a gennaio 2026 verrà abbattuto il "Baruffi". Ecco le tempistiche per la prima rivoluzione scolastica di Mondovì Piazza. Lo ha ufficializzato il sindaco di Mondovì e presidente della Provincia Luca Robaldo nella riunione svoltasi la sera del 13 aprile. Confermando, poi, quanto si vociferava ormai da settimane fra i docenti del Liceo "Vasco Beccaria Govone": verrà chiesto ai Licei di trasferire una decina di classi nel nuovo "Baruffi" in via Polveriera, in attesa della realizzazione della nuova sede al posto dell'ex ospedale "Michelotti" e nelle ex carceri, allo scopo di "ricompattare" in piazza IV Novembre l'Alberghiero, una scuola che da sette anni paga il prezzo della divisione dopo la frana. Una notizia che impatta tantissimo sui Licei, che rischia di scatenare reazioni di protesta, ma soprattutto di mettere le Scuole una contro l'altra.
La nuova sede del "Baruffi" in via Polveriera aprirà a fine 2025. Quando il trasloco dalla sede attuale (in via Tortora) si sarà completato, verosimilmente a dicembre, si procederà con l'abbattimento. «Sarà un intervento molto, molto complesso - ha detto Robaldo -, durerà mesi. Dei 6 edifici del "Baruffi" attuale, resterà solo la palestra. Sarà necessario chiudere via Tortora per un certo periodo. Al posto del "Baruffi" si farà un'area verde terrazzata». Perché si abbatte questa scuola? «Le valutazioni sono chiare: dal punto di vista della vulnerabilità sismica, il "Baruffi" è da considerare edificio pericoloso. Chi pensa il contrario, sbaglia. Il finanziamento del PNRR prevedeva l'abbattimento della vecchia sede: si tratta dell'unico di proprietà della Provincia che non è vincolato».
Non c'è ancora certezza sui tempi della demolizione delle ex elementari "Rolfi", altra questione in programma. Invece , per quanto riguarda l'Alberghiero, la palazzina abbattuta verrà ricostruita in dimensioni minori: ed è proprio per "riunificare" questo Istituto, che dal giorno della frana del dicembre 2017 (evento imprevisto e imprevedibile) è sparpagliato in varie sedi, che la Provincia proporrà al Liceo di "sacrificarsi". «Questa è la mia intenzione, che chiederò convintamente ai Licei - ha detto Robaldo -. Mi auguro venga compresa. Il Liceo di Mondovì avrà una nuova sede nel futuro. Altri Istituti hanno dovuto affrontare questa situazione per gli ultimi sette-otto anni. Mi prenderò interamente la responsabilità di questa decisione»
Nelle idee di Robaldo, l'Alberghiero dovrebbe tornare tutto in piazza IV Novembre, e il Liceo trasferire un pezzo alla Polveriera nella nuova scuola, assieme a Geometri e Ragioneria. Quali classi? «Quelle che deciderà il Liceo», chiude Robaldo. Scontata la reazione contraria dei docenti, presenti alla riunione: «Siamo già divisi fra sede principale e succursale: così avremo tre plessi! Ci regalerete dei monopattini per spostarci?». Le stesse frecciate, purtroppo, udite a suo tempo al "Giolitti" , quando i prof mostravano i trolley con cui dovevano fare lezione "da pendolari, spostandosi da una sede all'altra.