Trasferire classi dei Licei alla Polveriera? Il preside: «Possiamo collaborare, ma vogliamo garanzie»

«Ci chiedono di trasferire classi alla Polveriera per venire incontro all'Alberghiero? Saremo collaborativi: ma vogliamo garanzie. E vogliamo anche dire la nostra». Così parla il prof. Bruno Gabetti, dirigente scolastico del Liceo "Vasco Beccaria Govone", sull'ipotesi emersa ieri sera: trasferire alcune classi dei Licei nel "nuovo Baruffi", forse già a fine 2025. L'Alberghiero, un Istituto "sparpagliato" dal dicembre 2017 dopo la frana, verrebbe "riunito" in piazza IV Novembre usando le aule dei Licei. E i liceali finirebbero in via Polveriera, assieme a geometri e ragionieri.
Gabetti: «Nelle scorse settimane il presidente e i vertici amministrativi e tecnici della Provincia ci hanno informato sul progetto illustrato ieri sera. Concordo sul fatto che si tratta di un tassello necessario ed urgente (nuovo Baruffi e sistemazione alunni dell’Alberghiero) che fa parte di un progetto di ampio respiro che darà un nuovo e definitivo volto all’edilizia scolastica cittadina.
Per questo, pur essendo rammaricati per il fatto che anche i Licei da oltre vent’anni attendono una sede comune, e pur essendo dispiaciuti all’idea di lasciare una sede storica come il convento di Nostra Donna (anche se ci è stato garantito che il Chiostro, i Musei e la Cappella rimarranno a nostra disposizione), intendiamo, almeno per il momento, mantenere un atteggiamento collaborativo e propositivo nei confronti della Provincia, a condizione che ci siano fornite specifiche garanzie per una transizione sostenibile per il personale scolastico e, soprattutto, per gli alunni e le famiglie, sia per quanto riguarda la logistica (trasporti pubblici e spostamenti plessi/palestre ) sia per la didattica ( aule e laboratori specialistici), sia per i servizi generali ed amministrativi (segreteria e ufficio tecnico). Nello spirito propositivo di cui sopra, in questi giorni stiamo elaborando alcune proposte concrete, precise e dettagliate che nei prossimi giorni, dopo averle sottoposte al Collegio Docenti e al Consiglio di Istituto, trasmetteremo alla Provincia, con la speranza che, a fronte del nostro approccio collaborativo, ci sarà altrettanta apertura e comprensione nei nostri confronti, così come promessoci da parte del Presidente Robaldo che, ne siamo fiduciosi, con il suo team saprà mettere a terra una soluzione complessiva che sappia soddisfare nella maggior misura possibile i fabbisogni di tutti e tre gli istituti superiori cittadini. In conclusione: comprensione nelle richieste della Provincia in quanto funzionali a una soluzione definitiva che attendiamo da tempo, ma anche una attenta e costante vigilanza sulla sua concreta attuazione, affinché, la fase di transizione che, realisticamente, durerà almeno cinque anni, quindi un intero ciclo scolastico, non comprometta un pieno, sereno e proficuo svolgimento della vita della comunità dei Licei».