Parco della Rotonda a Ceva, la piscina riapre a giugno

Il Parco della Rotonda si prepara ad accogliere la nuova stagione con importanti novità. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati ufficializzati i gestori delle strutture ricreative e sportive.
Per quanto riguarda la parte ricreativa, che comprende il bar, l’area giochi per bambini, la zona verde, il dehor e la pista da ballo, è stata riconfermata la gestione della ditta “Bar degli Angeli” di Carcare, già operativa lo scorso anno. L’azienda ha esercitato il diritto di proroga, avallato dal Comune, che ha mantenuto le medesime condizioni contrattuali. Il bar riaprirà, compatibilmente con le condizioni meteo, a partire dal mese di maggio, offrendo un punto di ristoro per chi frequenta l’area.
Novità invece per la gestione della piscina, che sarà affidata alla ditta carcarese in collaborazione con l’Associazione sportiva dilettantistica N.C.R.N. di Acqui Terme. Il sodalizio sportivo porta con sé una lunga esperienza nella gestione di impianti sportivi, avendo curato le piscine di Mondovì, Cairo e Carcare. «Come individuato nella determina di affidamento, la gestione delle attività di balneazione da parte di un soggetto con esperienza dedicata in materia risponde all’interesse pubblico di una più efficiente organizzazione delle attività, con positive ricadute sui servizi offerti all’utenza. Nei prossimi giorni verranno comunicati gli orari di apertura, l’attività potrebbe partire già nel mese di giugno, in anticipo rispetto allo scorso anno», spiegano dal Comune.
Non solo servizi balneari: il Parco della Rotonda è al centro di un Piano di ottimizzazione e valorizzazione più ampio. L’Amministrazione comunale, infatti, sta esaminando diverse proposte e idee per rendere l’area ancora più attrattiva, attraverso interventi di miglioramento e potenziamento delle infrastrutture. Gli aspetti legati alla fattibilità e alle risorse necessarie per coprire i costi di tali interventi sono ancora in fase di valutazione, ma le previsioni per il futuro sono decisamente positive. L’obiettivo, dunque, è quello di far tornare il Parco, un polo di riferimento per il tempo libero dei cebani.