Il Meeting dei campioni a Mondovì: Ceccarelli sprint su Rigali, Kostic all’ultima barriera

Oltre 800 atleti in gara, più i 120 esordienti nel pre meeting giovanile. Il debutto del Meeting di Primavera, nato all’alba del millennio, nel calendario mondiale ha portato a Mondovì numeri importanti e un parterre di tutto rispetto. Il più atteso, Samuele Ceccarelli, non ha deluso le aspettative. Il campione europeo indoor del 2023, colui che riuscì nell’impresa di battere per due volte Jacobs, si è aggiudicato la gara regina dei 100 metri in rimonta sull’amico-rivale Roberto Rigali (vicecampione mondiale con la staffetta due anni fa). Una sfida tutta a tinte azzurre che ha fatto fermare i cronometri rispettivamente a 10’’32 e 10’’45. Resta inviolato il record della pista di 10’’29, che appartiene proprio a Rigali dal 2023. Terzo il 22enne dell’Atletica Saronno, Emanuele Trento (10’’57). A Ceccarelli, ricercatissimo dai giovanissimi dell’Atletica Mondovì per i selfie post gara, è andato anche il premio Memorial Fantoni per la migliore prestazione tecnica sulla velocità, alla presenza dei famigliari del compianto Milvio: la moglie Marcella Carpanelli, il figlio Koura Kaba e i nipoti. «È la prima volta che corro a Mondovì, qui ho trovato un ambiente accogliente e una bella pista», commenta “Cecca”. «Purtroppo oggi un po’ di vento ha giocato qualche scherzo oggi, ma sono contento e credo che ci tornerò sicuramente per gareggiare».
Le colleghe velociste, gran parte reduci dalle World Relays in Cina, erano partite subito forte già dalle batterie, vinte da Alice Pagliarini in 11’’57 (suo personal best). La stessa Pagliarini ha poi staccato di un centesimo sul traguardo Gaya Bertello, andando a vincere in 11’’71. A podio anche Chiara Melon, ormai un habitué del Meeting di Primavera. La Bertello si è riscattata nei 200 m, in cui ha vinto partendo dalla seconda serie (23’’59), davanti proprio alla Melon (23’’85) e alla campionessa sudafricana Zenèy van der Walt (23’’88). La prova maschile, tra le più affollate, ha messo in risalto la potenza pura del cubano Arnaldo Romero Crespo, (20’’80, secondo Cappelletti e terzo Federici). Appena fuori dal podio il 19enne saluzzese dell’Atletica Mondovì, Lorenzo Vera, che vince la seconda serie in 21’’19.
I 400 ostacoli maschili si sono decisi all’ultima barriera, al termine di un grande duello fra il cuneese d’adozione Josè Bencosme, beniamino dei tifosi, e il 21enne serbo Nikola Kostic che si è aggiudicato la vittoria e anche lo speciale Memorial Bonino. Al femminile, regina degli ostacoli è stata una straordinaria Ludovica Cavo, che vola a 57’’47 e abbassa il record della pista da lei stessa detenuto. Assente per motivi logistici l’altra sudafricana van Niekerk.
In un remake di quanto avvenuto due anni fa, il campione italiano in carica Alessio Mannucci ha scagliato il disco da 2 kg a 59,15 m, quattro metri più in là del veterano Giovanni Faloci. La prova femminile parla invece portoghese: vince la brasiliana Andressa De Morais (57,99 m) sulla sei volte campionessa italiana Stefania Strumillo (57,02). Nel giavellotto, si conferma la “carabiniera” Paola Padovan con un lancio da 54,98 metri, davanti ad Adjimon Pasc Adanhoegbe e alla montenegrina Marija Bogavac.
Nel mezzofondo da segnalare il podio sui 1.500 metri della locale Elisa Calandri (Atl. Mondovì, bronzo in 4’33’’82). Il Memorial Pina Torello va al vincitore degli 800 m, Zohair Hadar (1’50’’18).
Con l’asta, l’unico a volare a 5,60 metri è Simone Bertelli, campione europeo Under 20 in carica. Come da pronostico, il cagliaritano Christian Zucca (7,53 metri) si aggiudica la prova del salto in lungo. Nel triplo femminile, Chiara Smeraldo domina in 13,32 metri. In chiusura, vanno in scena i 3.000 siepi: vincono la parmense Giulia Vettor e l’algerino Omar Seraich (5° Tommaso Bosio, 7° Michele Aimo).
«Il 2 giugno, giorno della scomparsa di Milvio Fantoni, ha per noi un significato speciale. Continueremo a onorarne la memoria nel Meeting, con passione e impegno come dimostrano i tanti volontari presenti, a partire dagli atleti delle categorie giovanili», commenta ai microfoni del Tgr il responsabile dell’organizzazione, Enrico Priale.