TabUi: la tecnologia al servizio dei piccoli borghi italiani: intervista al fondatore Giorgio Proglio

Nel cuore delle Langhe nasce TabUi, un’applicazione innovativa ideata da Giorgio Proglio, che si propone di valorizzare il patrimonio culturale e turistico dei comuni italiani attraverso la tecnologia della realtà aumentata. Recentemente, il Comune di Montaldo ha partecipato al Salone del Libro di Torino, cogliendo l’occasione per presentare le potenzialità offerte da TabUi nel promuovere la propria identità locale. TabUi consente agli utenti di esplorare il territorio circostante in modo interattivo: inquadrando con lo smartphone un punto di interesse, l’app fornisce informazioni dettagliate su monumenti, eventi, percorsi naturalistici e offerte enogastronomiche. Grazie alla geolocalizzazione, l’app suggerisce itinerari personalizzati, rendendo ogni visita un’esperienza unica e coinvolgente. Il progetto, che ha ottenuto il riconoscimento del Ministero del Turismo e la collaborazione con il portale Italia.it, rappresenta una risorsa strategica per i piccoli comuni desiderosi di aumentare la propria visibilità e attrattività turistica. Attraverso l’intervista al fondatore e amministratore delegato, esploriamo come TabUi stia contribuendo a riscoprire e valorizzare le bellezze nascoste dell’Italia, offrendo nuove opportunità di sviluppo per le comunità locali.
La collaborazione tra tabUi e Montaldo ha avuto visibilità anche al Salone del Libro di Torino. Quanto conta, secondo lei, che un piccolo Comune porti la propria voce in un contesto così grande?
La presenza di Montaldo al Salone del Libro dimostra che anche un piccolo Comune ha storie forti da raccontare. Portare la propria voce in un contesto come quello significa uscire dalla marginalità e affermare la propria identità culturale.
L’app tabUi è APP partner ufficiale del Ministero del Turismo e i suoi contenuti finiscono anche su italia.it. Per un piccolo Comune come Montaldo, cosa significa comparire in una vetrina così prestigiosa? Può davvero spostare qualcosa?
Essere su italia.it grazie a tabUi vuol dire accedere a una visibilità nazionale e internazionale. Per Montaldo è un’occasione concreta per attrarre visitatori, valorizzare il territorio e generare ricadute economiche reali.
Montaldo è un territorio montano, con frazioni piccole e distanti, spesso difficili da raccontare nei canali tradizionali. In che modo tabUi riesce a dare visibilità a queste realtà periferiche?
TabUi valorizza ogni singola frazione con la stessa dignità di una grande città. Grazie alla geolocalizzazione e ai contenuti integrati, ogni luogo può emergere per ciò che è. Oggi, ancor di più, merito della funzionalità del “Viaggiometro” che crea itinerari partendo proprio dai punti di interesse meno conosciuti.
Molte amministrazioni locali faticano a fare comunicazione turistica, non per mancanza di contenuti, ma di strumenti e competenze. Cosa offre concretamente tabUi a un sindaco o a un’associazione locale che vuole “entrare sulla mappa”?
TabUi offre una piattaforma pronta e facile da usare. In Italia assistiamo a una frammentazione digitale incredibile che porta ogni singolo territorio a dover investire moltissimo sul proprio brand pur di emergere. Con tabUi il Comune sale a bordo di una piattaforma che esiste, che aggiorna i contenuti ed evolve senza dover investire tempo, risorse e grande denaro da parte dell’amministrazione pubblica.
In un’epoca in cui il turismo è spesso concentrato su poche mete iper-visitate, pensa che il futuro possa essere nei micro-luoghi? E qual è il ruolo del digitale nella riscoperta dei territori meno noti come Montaldo?
Assolutamente sì. I micro-luoghi rappresentano il futuro di un turismo più sostenibile e autentico. Il digitale è lo strumento che rende questi luoghi accessibili, comprensibili e desiderabili per un pubblico sempre più curioso.
Chi costruisce i contenuti dentro tabUi? Quanto è importante che siano le comunità locali a raccontarsi, e non solo esperti esterni?
I contenuti di tabUi nascono dai territori. È la comunità che racconta sé stessa: sindaci, associazioni, giovani, appassionati. Questo è il cuore del progetto: l’autenticità partecipata.
TabUi non si limita a mappare luoghi, ma promuove anche prodotti tipici, eventi, artigianato. Quanto conta oggi, per un territorio come Montaldo, saper raccontare il “suo vivere” oltre al paesaggio?
Il territorio non è solo paesaggio, ma anche sapori, tradizioni, feste, mestieri. Raccontare il “vivere locale” è fondamentale per distinguersi e coinvolgere i visitatori in un’esperienza completa, non superficiale.
Qual è la visione futura di tabUi? E quanto ancora crede nei piccoli Comuni come motore del rilancio culturale e turistico dell’Italia?
TabUi crede fermamente nei piccoli Comuni: sono loro a custodire l’anima del Paese. La nostra visione è farli emergere come protagonisti del rilancio turistico e culturale dell’Italia, con strumenti concreti, digitali e inclusivi.