“A scuola di giornalismo con Piero Dardanello”, tutti i premiati

La magnifica cornice del teatro "Toselli" di Cuneo ha accolto la festa conclusiva del progetto "A scuola di giornalismo con Piero Dardanello" giunto alla sua decima edizione. "10 anni di ragazzi che si mettono all'opera a scrivere non è cosa da tutti i giorni" ha sottolineato Paolo Cornero, vicepresidente dell’associazione "Dardanello" presentando i tantissimi ragazzi che hanno aderito al progetto da 14 istituti del Monregalese e non solo che hanno aderito al progetto. Docenti di quest'anno Davide Rossi, Ilaria Blangetti, Arianna Pronestì e Roberto Formento.
Il 2025 è un anno particolarmente significativo anche per il premio "Piero Gasco", il secondo focus della serata al "Toselli": la prima edizione del riconoscimento intitolato al medico e dirigente sportivo monregalese si tenne, infatti, nel 2005, esattamente 20 anni orsono. Da allora, in due decenni di attività, l’evento ha rappresentato l’occasione per incontrare grandi campioni. L’iniziativa è promossa, come di consueto, dall’associazione culturale "Piero Dardanello" in collaborazione con "Tuttosport" ed è sostenuta dalla famiglia Gasco, ed in particolare dal figlio Giovanni, e dal Rotary Club di Mondovì. Il "Gasco" del ventennale: è andato alla Fondazione Vialli e Mauro. A riceverlo l’ex calciatore, dirigente sportivo e giornalista Massimo Mauro, presidente ed anima dell’ente benefico.
«Nel suo albo d’oro, il premio Piero Gasco - commenta Paolo Cornero, vicepresidente dell’associazione "Dardanello" - ha celebrato i lati positivi dell’essere umano: solidarietà, coerenza, costanza, impegno, ravvedimento, accoglienza, memoria. Massimo Mauro porta avanti questi principi, non solo incarnando buona parte di essi, ma integrandoli con un sentimento: l’amicizia. Dagli affollati campi di calcio alle silenziose stanze in cui si lotta per la vita. Un abbraccio, una stretta di mano, un incrocio di sguardi: sensazioni fisiche che hanno effetti benefici, come tutta l’azione che la fondazione ‘Vialli e Mauro’ svolge ininterrottamente». Una serata di solidarietà e grandi emozioni, che ha costituito anche l’occasione per ricordare un grande campione come Gianluca Vialli, venuto a mancare nel 2023 dopo una lunga lotta contro la malattia.
"Non era scontato che due calciatori portassero avanti un progetto del genere - ha sottolineato l'ex campione di Napoli e Juventus -. Spero che che i giovani possano capire l'importanza della ricerca e la sensibilità su questi argomenti. La Fondazione non sono i nostri nomi, ma tutte le persone che hanno collaborato e che hanno permesso di raccogliere più di sei milioni di euro. Dico ai ragazzi di ascoltare il proprio cuore e le proprie passioni e sono sicuro che sarà un giovane a capire il meccanismo e a trovare una soluzione per questa malattia".