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Via alla macchina del tempo: si torna negli anni 2000

Mega party amarcord a ingresso gratuito in piazza della Repubblica

Via alla macchina del tempo: si torna negli anni 2000

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C’è chi li ha vissuti con spensierata giovinezza, chi li ricorda come gli anni della Scuola e delle prime cotte, e chi oggi li scopre con un pizzico di curiosità e nostalgia ereditata da fratelli o genitori. Gli anni 2000 sono stati un’epoca di transizione abbastanza unica: il millennio appena iniziato, il digitale che faceva capolino nelle case di tutti, la musica che cambiava pelle e le mode che, oggi, tornano ciclicamente a riempire le vetrine.

A Mondovì, sabato 20 settembre, sarà l’occasione per rivivere tutto questo: in piazza della Repubblica andrà in scena il grande party “We love 2000”, un evento a ingresso gratuito che promette di trasformare il cuore della città in una macchina del tempo pronta a riportare tutti indietro di vent’anni.

MA PERCHÉ RICORDARE I 2000?
C’erano i Pokémon, c’era Dragonball, c’era MTV con i Blink182 ed Avril Lavigne. C’era Berlino 2006. Ma forse il vero simbolo degli anni Duemila è proprio lui, il “Nokia 3310”. O comunque, il telefonino. Il cambio di paradigma dai Nineties al doppio zero può essere simboleggiato da mille cose, ma poche più efficaci di questa: il passaggio dal telefono fisso (e dalla scheda telefonica) al telefonino. Che una volta si chiamava “cellulare”, per distinguerlo da quello fisso, che per un po' si è chiamato “smartphone” e che ora la genZ chiama solamente “telefono”.

E perché ricordare quell'epoca? Beh, l’amarcord funziona sempre. Questione di decadi: i nati fra gli anni ‘80 e ‘90 oggi stanno fra i 35 e i 45. L’età in cui si è in piena voglia di revival – fortemente amplificata dai social: chi non ha ritrovato gli ex compagni delle Superiori su Facebook o non ha su WhatsApp la “chat di classe”? Insomma, si guarda con nostalgia (o quantomeno nella maggior parte dei casi) all’epoca delle feste studentesche. Ed è estremamente questo che propone “We love 2000”.

TUTTO DA BALLARE
Sarà una vera e propria festa a tema anni 2000, con musica, dj e megaschermo per cantare le hit dell’epoca, le sigle, i videoclip di MTV. Un revival che strizzerà l’occhio non solo alle canzoni più amate, ma anche ai piccoli grandi simboli che hanno segnato un’intera generazione. Le band: Blink, Linkin Park, Green Day, Evanescence. Le regine: Lady Gaga, Beyoncé, Shakira, Avril Lavigne, Britney Spears e Christina Aguilera. E ancora: i tormentoni dance di Gabry Ponte e Gigi D’Agostino. E i White Stripes? Quelli di “Seven Nation Army”? “Po-popopo-po” eccetera, che in Italia sono diventati la colonna sonora non ufficiale della vittoria dei Mondiali 2006. Chissà se la band lo ha mai saputo che in Italia tutti hanno cantato il loro riff pensando alla Nazionale di Marcello Lippi a Berlino, all’urlo di Fabio Grosso, a Cannavaro che alza la coppa?

LE ICONE
E poi ci sono i simboli. Il Nokia, dicevamo. Ma anche Goku, Naruto e Pikachu, la bandiera di One Piece (incredibilmente oggi tornata di attualità nelle zone di guerra), con le sigle che ancora oggi si conoscono a memoria. E ancora: i primi SMS e le chat su MSN, i “forum”, i newsgroup (e il ronzio dei modem 56k!), i profili MySpace prima che si aprissero i social. Le grandi saghe cinematografiche, da “Harry Potter” e “Il Signore degli Anelli", le serie TV, dall’ultima stagione di “Friends”, che chiudeva proprio in quel decennio, a “The O.C.” passando per “Lost”, che cambiava per sempre il modo di guardare la televisione.

Facile attendersi che “We love 2000” si riempirà di quell’estetica di massa: braccialetti colorati e collanine, lo stile hip hop e i pantaloni a vita bassa. Stereotipi? Assolutamente e doverosamente sì: perché se oggi ci sembrano lontani, gli anni 2000 restano vicinissimi nei ricordi. E la macchina del tempo sta per partire.

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