Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

Imparare a mungere e a fare il formaggio in uno dei Comuni più piccoli d'Italia

A Upega si riscoprono i profumi, i sapori e le lavorazioni tradizionali

Imparare a mungere, a fare il formaggio in uno dei Comuni più piccoli d'Italia

Dettagli evento

Il latte e l’arte, uno strano binomio che è di casa a Upega, piccolissima frazione del Comune di Briga Alta che durante i mesi più caldi si riempie di tante anime e nuovi colori. Non a caso la locale Pro loco organizza una serie di iniziative e di eventi decisamente non usuali legati alle tradizioni e al mondo contadino, capaci di catturare l’attenzione di grandi e piccini con nuove esperienze sensoriali ed educative. Sabato 2 agosto si terrà la XVI edizione de “La Filiera del latte”: una giornata dedicata soprattutto ai bambini per conoscere i bovini e accostarsi alle varie fasi della lavorazione del latte, dalla mungitura al confezionamento del formaggio. La manifestazione, ideata ormai molti anni fa da Luciano Frassoni per la Pro loco di Upega, inizialmente in collaborazione con la Pro loco di Viozene, si avvale della preziosa e indispensabile collaborazione degli allevatori di mucche che frequentano Upega in estate, i Sigg. Benedetti, provenienti da Leca dAlbenga (SV). La giornata inizia con la colazione dei partecipanti presso i recinti del bestiame e prosegue con le prove di mungitura sotto la sorveglianza dei pastori Piero, Alberto e Davide, per passare alla fabbricazione del formaggio sotto la supervisione di Nadia, nel suo laboratorio caseario in paese. Segue un pranzo a base di prodotti derivati dal latte. Liniziativa vede una partecipazione sempre crescente di piccoli ospiti che, accompagnati dai genitori, scoprono un mondo sconosciuto in cui liniziale curiosità si trasforma in soddisfazione per aver imparato e soprattutto prodotto qualcosa di nuovo, di bello e di buono.

Alliniziativa UpegArte”, invece, fanno capo diverse mostre annuali, che hanno preso lavvio nel 2021. Lidea nasce dalla convinzione che la bellezza sia una delle vie privilegiate del nostro tempo per raggiungere ed entrare in rapporto con le persone di ogni età. Solitamente vengono allestite due esposizioni: la mostra fotografica in un ambiente allinterno della casa in pietra appena dietro il mulino comunitario che anticamente ospitava un follone, laboratorio per linfeltrimento dei tessuti, con le pareti in pietra a vista, il caratteristico soffitto in pietra e travi e loriginale pavimento in terra battuta.
La mostra di pittura (personale o collettiva) è ospitata nellantico mulino comunitario situato sulla Via Provinciale, appena prima della Locanda d<upega”. l<span="">’architettura tradizionale delledificio in pietra, che conserva l' antico impianto di molitura allinterno, rende l’ambiente molto suggestivo e particolarmente adatto alle esposizioni di questo genere d'arte.
Per il 2025 la mostra Abéye e Sciameére”, ospitata nellantico Follone, si propone di introdurre il visitatore alla scoperta del mondo delle api e dellapicoltura, con particolare riferimento all’apicoltura tradizionale praticata da tempo immemorabile a Upega e in Terra Brigasca, come fonte di integrazione significativa per l'economia di diverse famiglie, e mantenutasi fino ai nostri giorni. Attraverso l’esposizione di una serie di pannelli didattici, di fotografie e di utensili, la mostra delinea le caratteristiche dell’apicoltura a Upega a partire dall’Ottocento (quella di tipo tradizionale con apiari che ospitavano arnie ottenute da tronchi svuotati) fino ad arrivare ad oggi (con apiari caratterizzati da arnie moderne a favi mobili). Tra gli utensili esposti in mostra, sono da notare due pezzi che risultano finora unici in tutto il territorio. Si tratta di due presse in legno per spremere la cera dei favi allo scopo di ottenerne blocchi poi utilizzati per diversi impieghi. L’inaugurazione è prevista per sabato 2 agosto, alle ore 17 e l’allestimento resterà visibile fino al 30 agosto.</upega”.>

Nell’antico mulino, invece, è presente la mostra I colori della natura” mostra personale di Olga Dvoryanskaya, artista ucraina specialista nella pittura ad olio di nature morte, ma di toni vividissimi: limoni, ciliegie, pesce, albicocche per passare a iris, margherite, girasoli in un profumo denso di personalità. L’esposizione sarà visitabile fino al 24 agosto.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x