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19 Settembre 2025 - 09:40
Dettagli evento
Data di inizio 20.09.2025 - 16:00
Data di fine 05.10.2025 - 19:00
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L’Alto Tanaro si racconta attraverso immagini che ne svelano la poesia e la forza evocativa. Dal 20 settembre al 5 ottobre la Sala Colombo di Ormea ospita la mostra fotografica “Dolcemente viaggiare… Luoghi per un turismo lento ed ecosostenibile”, realizzata da Lorena Durante e Gabriele Cristiani. L’iniziativa si inserisce all’interno della rassegna “Profili d’Autore –migrAzioni”, che porta sul territorio esperienze artistiche capaci di dialogare con la memoria, l’identità e i paesaggi della valle.
Due sguardi diversi, si incontrano per restituire un ritratto autentico di un territorio capace di incantare chi lo percorre con passo lento e sguardo attento.
Lorena Durante, appassionata di fotografia e “cercatrice” di angoli nascosti, porta avanti da anni il progetto “Riportare alla luce”, dedicato a riscoprire scorci dimenticati, atmosfere sospese e memorie collettive. Le sue fotografie in bianco e nero sottraggono i luoghi al tempo e al colore, trasformandoli in visioni essenziali ed eteree. «Il bianco e nero ha anche l'effetto di rendere questi luoghi senza tempo - racconta Lorena Durante - come se fossero sospesi al di fuori della realtà quotidiana. In questo modo, ho cercato di trasmettere un senso di atemporalità e di mistero, invitando lo spettatore a riflettere sulla bellezza e sulla storia di questi luoghi. Oltretutto hanno anche un effetto di semplificazione, che aiuta a focalizzare l'attenzione sui dettagli e sulle atmosfere dei Borghi, un invito per tutti a rallentare, osservare e lasciarsi attraversare dalla meraviglia. Appunto dolcemente viaggiare per questa meravigliosa valle».
Accanto al suo sguardo si colloca quello di Gabriele Cristiani, fotografo e naturalista che ha scelto di vivere tra le montagne della Val Tanaro. Le sue immagini a colori restituiscono con intensità la vitalità della natura, i mutamenti delle stagioni, i dettagli che raccontano il respiro profondo della valle. La sua sensibilità per l’ambiente diventa narrazione visiva e, al tempo stesso, invito a custodire con rispetto questo patrimonio.
Il percorso espositivo alterna così due linguaggi: il colore, che celebra la bellezza autentica dei paesaggi e dei borghi, e il bianco e nero, che ne cattura l’essenza senza tempo. Un dialogo fotografico che riflette perfettamente lo spirito del progetto: rallentare, osservare, lasciarsi sorprendere, vivere la montagna e i suoi borghi con uno sguardo consapevole ed ecosostenibile.
La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile dal 20 settembre al 5 ottobre, nei giorni di venerdì (15.30 - 17.30), sabato e domenica (10 - 12 e 15.30 - 17.30). L’inaugurazione è prevista per sabato 20 settembre alle ore 16.
Sabato 27 settembre il programma si arricchisce con l’attività laboratoriale “Raccontare con l’immagine: escursione fotografica tra Chionea e Chioraira”. Un workshop che accompagnerà i partecipanti alla scoperta delle frazioni di Ormea, tra scorci suggestivi, casette in pietra e il foliage autunnale lungo la Balconata. Sarà l’occasione per imparare a costruire uno storytelling fotografico, trasformando ogni scatto in una narrazione capace di trasmettere emozioni e significati. Guidato da Lorena Durante e Gabriele Cristiani, il laboratorio unisce natura, creatività e formazione in un’esperienza immersiva, con ritrovo alle ore 13.30 in Sala Colombo a Ormea (per info e modalità di partecipazione: 339 127 7256).
Sempre nell’ambito della rassegna “Profili d’Autore – migrAzioni” dal 27 luglio al 3 agosto nei territori di Ormea, Bagnasco e Nucetto è stata ospitata la residenza teatrale della compagnia “Zerimago”. Un’esperienza intensiva, pensata per la creazione dello spettacolo
“Ogni montagna nasce dal suolo”, che debutterà il 20 settembre, alle 21, a Ormea, presso la Sala Società Operaia, diretto da Martina Colizzi e interpretato da Carlotta D’Agostino, Ilaria Sacchi, Simone Dani, Isabella Rossi e Giulia Luna Ricaldone; luci e audio Reda Ouadoudi, Lorenzo Curti.
La vicenda ruota attorno a Remo, originario di Ormea, ma ormai lontano dalle proprie radici: un evento inatteso lo costringerà a tornare nella città natale e a confrontarsi con il passato, svelando una storia capace di cambiare tutto.
Il montaggio scenico intreccia rigore tecnico e intensità emotiva, trasformando le voci raccolte durante la residenza in personaggi e situazioni. Ne nasce un affresco di vita quotidiana, arricchito dal patrimonio museale e dalla cultura tramandata. La scelta di ambientare la vicenda in un periodo storico delicato mette in luce dinamiche sociali universali e ancora attuali, creando un filo diretto tra memoria e contemporaneità.
Accanto al radicamento storico e culturale, lo spettacolo lascia spazio anche a un elemento magico, legato alle tradizioni montane, che aggiunge una dimensione immaginifica e senza tempo. Un racconto capace di unire generazioni diverse, in cui memoria, identità e fantasia si intrecciano in un’unica narrazione corale.
Tutte le iniziative sono compresa tra le attività immateriali del progetto Borghi e Castelli lungo la Ferrovia del Tanaro: recupero infrastrutture, rigenerazione culturale e sociale tra storia e paesaggio – PNRR - Missione 1 - Componente 3 - Cultura 4.0 (M1C3) - Misura 2 - Investimento 2.1, finanziato dall’ Unione Europea e promosso dal Ministero della Cultura nell’ambito dell’attrattività dei borghi storici. Oltre al Comune di Ormea, ente capofila e committente delle azioni di progetto, sono coinvolti i rispettivi Comuni aggregati di Bagnasco e Nucetto, come anche il Comune di Garessio, mentre l'organizzazione logistica e tecnica degli eventi è in capo all'Associazione Culturale "D'Acqua e di Ferro" che interviene anche grazie al contributo della Fondazione CRC.
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