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Bije, "ciliu", "ciape" e il lancio dello stoccafisso: torna "Ghita!", la festa dei giochi di strada

Un intero week-end dedicato ai giochi antichi in piazza, con possibilità di provarli "dal vivo"

Bije, "ciliu", "ciape" e il "lancio dello stoccafisso": torna "Ghita!", la festa dei giochi di strada

Antica foto del gioco delle bije a Farigliano

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Farigliano si prepara a rivivere un appuntamento speciale: l’11 e 12 ottobre torna “Ghita! Festa dei giochi in strada”, un evento che richiama grandi e piccini intorno alle tradizioni ludiche di un tempo. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Birilli di Farigliano con il supporto del Comune e della Biblioteca Civica “Nicola e Beppe Milano”, vuole celebrare i giochi popolari come patrimonio vivo della comunità.

Al centro dell’attenzione ci sarà naturalmente il gioco delle “bije” – i birilli di Farigliano – un’antica pratica che ha recentemente ottenuto un prestigioso riconoscimento: l’iscrizione nei registri UNESCO come bene immateriale insieme ad altri giochi tradizionali. A renderlo unico è la sua regola secolare: a sfidarsi sono solo le donne del paese, mentre agli uomini è concesso esclusivamente il ruolo di spettatori. Una consuetudine che rafforza il legame identitario di questa tradizione e ne custodisce l’originalità.

Ma la festa non si limita alle bije. Le vie di Farigliano si animeranno con una ricca varietà di giochi popolari: dalla morra (moura) al ciliu alle ciape, dal cornhole alle figurine, dal gioco dell’uovo al lancio dello stoccafisso, passando per trottole, trampolini, giochi da tavolo e di ruolo. Una kermesse all’insegna della partecipazione, del divertimento intergenerazionale e della riscoperta di pratiche che un tempo scandivano la vita sociale delle comunità.

“Ghita!” non è solo un’occasione di gioco, ma un vero e proprio momento di riflessione sul valore culturale e sociale di queste tradizioni, considerate a pieno titolo patrimonio della cultura popolare. Il programma si propone infatti di valorizzare i giochi tradizionali non solo come memoria storica, ma come strumenti di inclusione, socializzazione e benessere collettivo.

Farigliano si conferma così custode e promotrice di un immenso patrimonio immateriale, dimostrando che il gioco – anche quello più antico – continua a essere un ponte tra generazioni, un linguaggio universale che unisce e rafforza l’identità di un territorio.

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